Tomarchio “Lasciate che gli imprenditori si facciano carico dei lavori in cambio di sgravi fiscali e riduzione tasse”.
La Zona Industriale di Catania vive sempre in situazioni di estrema emergenza, con incidenti stradali e continui furti.
L’ennesima denuncia sul suo stato di degrado viene dal presidente della Commissione al Patrimonio Salvatore Tomarchio, che insieme agli altri componenti di quest’organo ispettivo, ha lanciato la proposta di costruire una collaborazione continuata e duratura con gli imprenditori della zona.
Tomarchio ha fatto notare che “Qui gli imprenditori dovrebbero essere attirati e non completamente scoraggiati da problemi e disservizi di ogni tipo. I titolari delle aziende si potrebbero assumere gli oneri per la pulizia dei canali per il deflusso delle acque piovane, della manutenzione straordinaria del manto stradale e dei marciapiedi, del potenziamento della pubblica illuminazione, della bonifica dalle discariche abusive e dalla pulizia ordinaria, in cambio di agevolazioni fiscali oppure della riduzione delle tasse”.
Secondo Tomarchio, però ci vuole, per rendere operativa questa proposta, “Una reale volontà politica, e abbandonare l’idea di procedere con soluzioni approssimative e temporanee con la conseguenza di non raggiungere mai quelle conclusioni concrete che chiedono tutti coloro che nella zona industriale ci lavorano o vivono”.
Carmelo Sofia, componente della commissione, ha sottolineato “La necessità di garantire in tutta la zona industriale un flusso veicolare scorrevole e la vigilanza per tutte le imprese che qui hanno una sede. Muoversi tra strade piene di buche, fogne a cielo aperto, capannoni abbandonati, vie quasi completamente al buio, giungle di erbacce e discariche abusive è oltremodo penalizzante e fa fuggire eventuali investitori. Auto, camion e furgoni ogni mattina attraversano una zona industriale da attrezzare di servizi e infrastrutture. Perché l’asfalto – ha continuato Sofia – lascia il posto a vere e proprie voragini, perché centinaia di metri di marciapiedi sono impraticabili, perché gran parte della segnaletica stradale orizzontale e verticale è quasi completamente da rifare. Per molto tempo – ha concluso Sofia – i problemi presenti nella zona industriale, anche se non di sua diretta competenza, sono stati eseguiti da Palazzo degli Elefanti. Opere che oggi vanno concordate e continuate con tutti i soggetti, siano esse pubblici o privati, che vogliono una zona industriale degna di questo nome”.