Festa di Sant’Agata: arriva il riconoscimento di Eredità Immateriale da parte della Regione
Soddisfazione da parte del sindaco e dell’arcivescovo. Prossima tappa l’Unesco per l’inserimento tra i Beni dell’Umanità.
La festa di Sant’Agata è stata iscritta nel registro del Reis, Registro eredità immateriali della Regione Siciliana, e quindi è stata riconosciuta come Eredità Immateriale. La domanda, che era stata presentata a maggio dal Comitato per la Festa, è stata quindi accolta con la soddisfazione sia del sindaco di Catania Enzo Bianco che dell’arcivescovo Salvatore Gristina.
Il riconoscimento da parte della Regione, lo si è avuto dopo un attento esame, da parte di una commissione esaminatrice della documentazione presentata, che è stata giudicata positivamente, giudicandola una “preziosa testimonianza di un culto ancora attivo in Sicilia e largamente partecipato, mantenendo ancora inalterati gli elementi connotativi della tradizione, quali emergono dai comportamenti rituali e collettivi, dall’apparato scenografico e dal corredo sonoro di suoni e invocazioni”.
Francesco Marano, che guida il Comitato per la Festa, ha dichiarato che “Siamo molto soddisfatti, il riconoscimento nel Registro delle Realtà Immateriali è la conseguenza naturale della grandezza di questa Festa che rappresenta Catania in tutto il mondo. Abbiamo inviato a maggio il fascicolo all’assessorato ai Beni Culturali, che voglio ringraziare insieme alla Sovrintendenza di Catania che ha indirizzato la pratica. La documentazione con la storia della Festa e con contributi video-bibliografici è stata approntata, grazie ai preziosi consigli della professoressa Teresa Di Blasi e del direttore del Cunes Paolo Patanè, dagli uffici del Comune di Catania, in particolare dall’avvocato Giusy Mannino”.
Marano ha concluso dicendo che “L’inserimento nel registro regionale, è un passaggio necessario per lavorare ad un ambizioso progetto: il riconoscimento della Festa come Bene dell’Umanità Unesco. Non sarà facile ma ci proveremo, anche se l’iter è assai lungo e complesso e necessità di un coinvolgimento di tutta la città. Nelle prossime settimane inizieremo a programmare il lavoro anche con l’Arcivescovo Gristina e il Sindaco Bianco. È una scommessa che Catania e i devoti meritano di vivere”