Le informazioni sui protagonisti della mostra che sarà inaugurata il prossimo 29 luglio.
ALFIO GIURATO
Pittore.
Nasce a Catania nel 1978. Dopo aver conseguito il diploma in decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte di Catania in via Crociferi, si laurea, nel 2005, in pittura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti ed ottenendo la menzione speciale. Dopo aver concluso gli studi si dedica interamente al suo percorso artistico.
Vive e lavora a Catania.
ELISA ANFUSO
Pittrice.
Nata a Catania nel 1982, si diploma all’Istituto d’Arte di Catania e si laurea con il massimo dei voti all’accademia delle Belle Arti di Catania, specializzandosi in discipline pittoriche. Ha aricchito la sua formazione frequentando importanti stage di pittura e di fotografia. Ha partecipato ad importanti mostre e fiere d’arte per le quali è stata selezionata tra gli altri da Paolo Giansiracusa, Lucio Barbera e Salvo Russo, vincendo nel 2010 il prestigioso premio d’arte internazionale Arte Lugana.
Vive e lavora a Catania.
ANNALU’ BOERETTO
Scultrice.
È nata a San Donà di Piave, Venezia, nel 1976.
Porta avanti da anni un lavoro grafico/pittorico, scultoreo e di installazione in Italia e all’estero. Appartiene a quel genere di artisti per i quali il dominio della materia, della chimica, delle sostanze fisiche, è parte integrante di un più ampio processo di esplorazione che coinvolge certamente l’arte ma anche le dimensioni più impalpabili dello spirito.
Nelle opere dell’Artista è presente un senso di metamorfosi, di passaggio; un’artista discepola della metamorfosi intenta a penetrare i misteri della creazione, capace di assemblare elementi incongruenti come resine e carta, cortecce e lana di vetro, bitume e sabbia, cemento e radici, per creare nuove realtà, mondi sospesi dove l’alchimia è la leggerezza. Annalù, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia (1999), vive e lavora nella sua casa palafittata in riva al fiume Piave a Passarella di San Donà di Piave,Venezia. Dal 2001 ha esposto in numerose Collettive e Personali in Italia e all’Estero tra cui spiccano la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2011; Frozen Moments 2015 presso la Parkview Art Gallery di Hong Kong, Simulacri 2015, Codex 2013 e De rerum Natura 2012 presso Galleria Gagliardi (SI), Liquida presso la Galleria Davico nel 2014 e Legendary Nature presso la Red Eletion Gallery di Hong Kong nel 2013, Unfoldin alla Dac Gallery di Los Angeles 2008, Fluttuazioni 2009 e Reverie 2011 presso la Galleria Forni di Bologna. Ha vinto numerosi premi e menzioni ed ha esposto in numerosi Musei italiani e stranieri. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero.
CARMELO NICOSIA
Fotografo.
Nasce a Catania nel 1960. Laureato in chimica farmaceutica, dal 1979 inizia a collaborare con varie testate giornalistiche in qualità di fotoreporter. Dal 1990 insegna storia e progettazione fotografica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, della quale nel 2006 diventa Direttore. Responsabile del Dipartimento di Tecniche e Storia della Fotografia e Video presso l’Accademia di Catania, tiene regolarmente corsi e seminari su “Progettazione e storia della fotografia contemporanea”, con una specializzazione in Antropologia Visuale, presso fondazioni ed università, italiane ed estere. Dal 2000, è impegnato in numerosi progetti editoriali ed espositivi a carattere socio antropologico,con particolare attenzione ai temi dell’identità,dei fenomeni collettivi, al rapporto con la storia.
Dal 2007, presso il Dipartimento di Fotografia e video di Catania analizza con una serie di seminari, il rapporto tra la fotografia e le discipline contemporanee, un progetto indirizzato alla ricostruzione di un periodo storico della fotografia dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Vive e lavora a Catania.
MARIA CRISTINA COSTANZO
Scultrice.
È nata a Piacenza nel 1970. Diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, espone dal 1990 in diverse città d’Italia e Francia.
L’artista propone figure femminili apparentemente senza età, sospese nel tempo. Il corpo stilizzato ed allungato rappresentano l’ascesa ad una dimensione interiore, uno status che si raggiunge attraverso la stratificazione dell’esperienze del passato. Un contenitore di sentimenti, un pretesto per esprimere il suo modo di essere. Ritrae la vita, utilizzando l’argilla ed altri materiali di recupero, quali il ferro, l’alluminio, per modellare corpi che poi ricuce con filo di ferro o corda, per rappresentare le contraddizioni umane e le lacerazioni interiori. Ne derivano figure surreali che raggiungono la perfezione proprio attraverso la loro stessa imperfezione.
Vive e opera a Piacenza.
DANIELA ASTONE
Pittrice.
É nata a Pisa del 1980 ed è cresciuta a Porto S. Stefano in Maremma (Italia).
Nel 1998, dopo il diploma al liceo di ati visive di Grosseto si trasferisce a Firenze per studiare illustrazione presso la scuola internazionale di Comix.
Nel 2001 si iscrive all’Accademia d’Arte di Firenze, dove si laurea nel 2004.
Daniela è attualmente il direttore del programma intermedio dell’Accademia di Belle arti di Firenze.
Vive e lavora nella campagna di Chianti alle porte di Firenze.
ALESSIO DELI
Scultore.
È nato a Marino, in provincia di Roma, nel 1981.
Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Marino si è diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si è specializzato in scultura.
Successivamente ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento delle discipline plastiche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.
La sua area di ricerca e di produzione artistica, iniziata fin dagli anni della formazione, si è sviluppata e arricchita nell’ultimo decennio, su tematiche di natura figurativa, sia nel disegno che nella scultura.
Per la scultura in particolare l’impronta che imprime alle opere si rivela mediante l’assemblaggio e la modellazione di materiali di recupero. Sebbene il suo stile abbia profonde radici nella tradizione classica, il suo desiderio di ridar vita ai materiali abbandonati e di riciclo dà al suo lavoro un pertinente taglio postmoderno. Recentemente Arte Rai ha realizzato un documentario sul suo lavoro dal titolo “La Scultura Ecologica”.
I suoi lavori sono collocati in spazi pubblici come la Basilica di S. Maria in Aracoeli a Roma , il MacS di Catania, la costituente Raccolta Civica d’Arte Contemporanea di Palazzo Simoni Fè di Bienno, il Museo d’Arte Contemporanea Roberto Bilotti a Cosenza.
EMANUELE DASCANIO
Pittore.
Nasce a Garbagnate Milanese nel 1983. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico Lucio Fontana di Arese, nel 2003 si iscrive all’accademia di Brera, sezione pittura: avendo appreso di vivere in un contesto decadente per la stessa pittura, la abbandona dopo sei mesi. Continuando, però, a sentire il desiderio ed il bisogno di una crescita artistica, nel 2007 approda nello studio di Gianluca Corona, trovando in lui un valido maestro ed apprendendo la tecnica della pittura ad olio. Ha partecipato a vari concorsi e mostre collettive a livello nazionale e internazionale, classificandosi ai primi posti. Perfezionista di natura, Emanuele Dascanio ha dedicato molto tempo allo studio delle tecniche artistiche e alla ricerca di un continuo miglioramento nelle sue capacità pittoriche, prima di intraprendere l’attività espositiva.
Vive e lavora a Valenza (Alessandria).
EMANUELE GIUFFRIDA
Pittore.
Nasce a Gela nel 1982. Consegue il diploma di maturità presso il liceo artistico D. Almeyda di Palermo, e la laurea in pittura presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città.
Vive e lavora a Palermo.
FABIO MODICA
Pittore.
Nasce a Catania nel 1978. Allievo di noti artisti italiani quali Alberto Abate e Antonio Santacroce, le sue prime prove possono ascriversi allo stile classico rinascimentale, con occasionali riferimenti alla mitologia greca e latina ed una predilezione per soggetti avvolti da luce caravaggesca. Perfezionatasi ionatasi nella tecnica ad olio, la sua arte trova ulteriori veicoli espressivi negli acrilici, i gessetti, gli acquerelli e, soprattutto, in tecniche miste sperimentali ed innovative.
L’incontro con il pittore Antonio Santacroce segna un radicale cambiamento nella sua produzione ed identità di artista. Gradualmente prende le distanze dallo stile figurativo classico per abbracciare una prospettiva semi-astratta, nella quale l’amore per le nude linee e i colori sfocia in un agone irrisolto fra l’innata propensione per i linguaggi realistici ed iperrealisti e l’irresistibile richiamo dell’espressionismo astratto.
In Fabio Modica cresce nel tempo una genuina passione per il nudo, ispirando una recente produzione di dipinti in bianco e nero sulla mercificazione del corpo umano e sul suo decadimento spirituale. In questa serie, chiamata “Mercification”, l’assenza del colore consente al pittore di concentrarsi esclusivamente sull’energia del gesto, graffiando ed incidendo la superficie, e donando ai soggetti vita propria e movimento.
Il tratto distintivo della pittura di Fabio Modica è stato individuato nella sua capacità di ottenere “stratificati accumuli di vibrante colore spatolato sulla tela torturata con sciabolate di action painting”. Le sue opere più rinomate sono ritratti femminili a distanza molto ravvicinata, in cui lo sguardo trafigge “alla stregua di un dardo saettante che mira a dar vita a un duello senza esclusione di colpi”. Come è stato opportunamente notato, “il senso di tutto si concentra e condensa in volti abitati di bellezza o in visi intrisi di sofferenza nei quali un non troppo sottile filo rosso li lega: gli occhi. Occhi ipnotici, di un persistente colore azzurro cristallino nella struttura intima della materia e per questo profondi fino all’anima. Occhi custodi di verità che nella pienezza della loro apertura sono capaci di tirare dentro nel discorso chi guarda. Occhi che interrogano e scrutano. Occhi che
parlano.” I ritratti di Fabio Modica sono il “correlativo oggettivo” eliottiano di uno stato d’animo, di un frammento di ricordo o di un momento “epifanico” dal sapore modernista. Le opere più recenti ed innovative hanno dato vita a due serie parallele intitolate “Gnosis” e “Prisoners of Matter” (Prigionieri della Materia), entrambe ampiamente celebrate presso le gallerie statunitensi dove è esposta gran parte dell’opera del pittore dal 2013. Il termine “Gnosis”, di origine greca, si riferisce ad una “conoscenza” non teoretica, ma incardinata nell’azione e nell’esperienza. Il pittore professa la sua fede nell’Arte quale mezzo privilegiato per stimolare la conoscenza del Sé. La serie ritrae individui colti in uno stato epifanico di autoconsapevolezza da cui scaturiscono emozioni in grado di scuotere una consolidata visione del mondo. I sentimenti qui esplorati sono, inter alia: stupore,
oblio, fervore, elevazione, rimpianto, abnegazione, perdita, autocontrollo e liberazione.
Nella serie “Prisoners of Matter” i soggetti appaiono intrappolati nel mondo materiale, simboleggiato dalla “materia” pittorica. Modica cattura abilmente l’istante in cui una sorta di illuminazione, definita dal regista Werner Herzog “il flash estatico da cui emerge la Verità”, libera i soggetti da barriere e costrizioni autoindotte perché possano risvegliarsi in
uno stato superiore di coscienza.
Fabio Modica ha preso parte a svariati eventi artistici per la promozione del riciclo in Arte. Un felice ciclo di opere interamente realizzate con materiale da rifiuto gli è valso il terzo premio al concorso internazione “STOP ALLO 048 degli oggetti”, tenutosi a Catania nel 2012. Qui i ritratti di Modica prendono forma dalla combinazione sapiente di oggetti multicolori quali chiodi, spilli, strumenti in plastica, tessuti, cavi e fili elettrici recisi o avvolti in lunghe spirali. Il suo ultimo lavoro in questa serie è un trittico di grandi dimensioni che ritrae il volto di una donna realizzato esclusivamente con denim usati. Fabio Modica è stato per lungo tempo docente di Disegno, Trompe L’Oeil, Decorazione d’Interni e Tecniche dell’affresco presso l’Accademia “Nike” di Catania, dove ha svolto occasionalmente anche corsi di pittura. All’interno di corsi rivolti ai membri del corpo
docente, ha insegnato Decorazione d’Interni e Trompe L’Oeil presso il Liceo Artistico Statale “M. M. Lazzaro” di Catania, Modica è stato protagonista di numerosi eventi culturali, mostre personali e collettive nella sua città natale e all’estero. Nel 2009-2010 ha collaborato con due note Gallerie di Arte Moderna e Contemporanea di Londra, la “Brick Lane Gallery” nella East End e la centralissima “Opus Gallery” di Covent Garden. In Italia, con la Galleria “Il Borgo” di Milano e presso lo “Spazio d’Arte L’Altrove” di Ferrara, che ha promosso le sue opere in alcune gallerie di Milano, Siena e Bologna. In Francia, a Nizza, sempre dal 2009 le sue opere possono essere ammirate presso la sontuosa Villa Magdalena, e nel 2013 a Barbizon, presso la Becharat Gallery, filiale francese della nota galleria di Atlanta. In Spagna ha collaborato con l’associazione Art Nou, promotrice di numerose mostre collettive in tutto il paese. Dal 2013 ad oggi, le opere più imponenti e rappresentative sono esposte presso la Bill Lowe Gallery di Atlanta (USA). Nel 2014 inizia una collaborazione con la SORELLE Gallery, inserendosi nelle due sedi di New Canaan, (CT), ed Albany (New York), con la SCAA Gallery di San Diego, California, la Aberson Exhibits a Tulsa, Oklahoma, e con la Studio A Gallery di Catania.
Dal 2016, ancora una galleria americana, la Bender Gallery in North Carolina, rappresenterà l’artista nelle numerose e prestigiose fiere d’arte statunitensi, e, sempre dal 2016, sarà la Simon Bart Gallery di Porto Cervo a rappresentarlo in Italia.
FATIMA MESSANA
Scultrice.
È un’artista italiana di origine russa, nata a Severodvinsk nel 1986. Si forma come scultrice all’accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2013 è la vincitrice del X Premio Nazionale delle Arti- Sezione Scultura. Espone a livello nazionale ed internazionale, attualmente vive e lavora a Firenze.
GESUALDO PRESTIPINO
Scultore.
Nasce ad Enna il 15 ottobre 1933. Si diploma presso l’istituto d’Arte di Palermo, esordendo giovanissimo come pittore ma incentrando, in seguito, tutto il suo percorso artistico sulla scultura.
Dal 1964 al 1990, Prestipino presenta una mostra quasi ogni anno.
Dal 1998 inizia per l’artista una nuova fase di commistione tra la sua arte e la poesia mitologica del professore Domenico Fasciano, cattedratico all’Università di Montreal, poeta e profondo conoscitore della Sicilia, il quale nel 1999 pubblica il libro “Un figlio di Enna Gesualdo Prestipino”.
Suoi lavori si trovano in musei, gallerie d’arte e presso collezionisti privati, in Italia e all’estero.
Nel 2003 al Municipio di Enna è svelato al pubblico il monumento di bronzo “U carusu da surfara“.
Nel luglio del 2004 è inaugurato a Pergusa (EN) un gruppo bronzeo di grandi dimensioni raffigurante il “Ratto di Proserpina”.
Tra le varie esposizioni museali citiamo il “Museo Guttuso” dove si trova l’originale in gesso del gruppo scultore “Il ratto di Proserpina” ed il MUSEUM, Osservatorio dell’arte Contemporanea in Sicilia dove c’è il bronzo “Figure”, entrambi a Bagheria.
Vive ed opera a Pergusa (Enna).
GIOVANNI IUDICE
Pittore.
Nasce nel 1970 a Gela (CL). Risolutamente autodidatta, ha esordito nel ‘94 a Ragusa uscendo presto dalla dimensione isolana (che gli resta evidentemente cara) esponendo in personali (Acqui Terme, Milano, Spoleto…) e in prestigiose collettive fra le quali spiccano “Arte Italiana 1968-2007” (Palazzo Reale a Milano appunto nel 2007) e la Biennale di Venezia del 2011 (Padiglione Italia). Vive e lavora a Gela.
Mostre Personali
2010 Palazzo Pianciani, Spoleto (festival dei due mondi)
-Castello SvevoNormanno,Salemi(V.Sgarbi)
2009 Gam Palermo ( F. GalloMazzeo- E. Pontiggia, ed Charta)
2005 Galleria Forni Bologna (M. Sciaccaluga)
2002 Galleria Montrasio Milano( E.Pontiggia/F. Gualdoni, ed Mazzotta milano)
1998 galleria Repetto AcquiTerme(M. Fagiolo)
1995 studio nuova figurazione Ragusa
1993 studio nuova figurazione Ragusa
Mostre Collettive
2015 “Artisti di Sicila.Da Pirandelo a Iudice”
(a cura di V.Sgarbi. Catania CastelloUrsino-Palermo Museo Sant’Elia- Favignana, ex Tonnara Florio).
2012 “Homo Faber”, Milano, Castello Sforzesco( a cura di M.DiMarzio e N.Castellaneta)
2012 “Il Bel Paese dell’Arte”, Bergamo Gnam (a cura di G. DiPietrantonio).
2011 52^ Biennale di Venezia, padiglione Italia, Arsenale ( V. Sgarbi)
2010 Premio AgenoreFabbri, Germania/Italia.
2007 Arte Italiana da DeChirico alla contemporaneità. Palazzo Reale, Milano ( Sgarbi-Riva-Sciaccaluga).
2007 La Pittura della Realtà. Pac Milano( V.Sgarbi)
1998 DeMetaphisica. Galleria Appiani32 Milano ( M. Fagiolo)
1998 Premio Suzzara ( F. Fanelli)
GIUSEPPE VENEZIANO
Pittore.
Nasce a Mazzarino (CL) nel 1971. Si laurea in architettura nel 1996 presso l’Università di Palermo. Durante gli anni degli studi universitari collabora per diverse testate (Giornale di Sicilia, La Sicilia, Stilos). Parallelamente all’attività di architetto realizza dei fumetti per alcune case editrici (Paruzzo Editore, Il Capitello Editore). Dal 2000 al 2002 è Direttore Didattico e Docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti “Giorgio de Chirico” di Riesi. Dal 2002 si trasferisce definitivamente a Milano, dove attualmente vive, per dedicarsi esclusivamente all’attività di pittore. Nel 2006 realizza la sua prima mostra importante nello spazio di “Luciano Inga Pin” a Milano. Nel 2007 partecipa alla VI Biennale di San Pietroburgo; nel 2008 è tra i venti artisti invitati a rappresentare l’ltalia alla mostra “Artâthlos” in occasione dei XXXIX Giochi Olimpici di Pechino; nel 2009 partecipa alla IV Biennale di Praga; Dal 2010 ha iniziato una collaborazione esclusiva con la Galleria Contini di Venezia. Nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012 Biennale d’Arte Contemporanea Italia-Cina, Villa Reale di Monza. Nel 2015 partecipa alla mostra “Tesori d’Italia”, EXPO 2015, Milano.
Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” e del gruppo “Italian Newbrow”.
IGNAZIO SCHIFANO
Pittore.
Nasce a Palermo nel 1976. Inizia la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti della sua città per poi trasferirsi sei anni a Londra. Attraverso tecniche che derivano dal restauro e da una preparazione e scelta accurata dei materiali la sua pittura acquista il fascino del tempo. Vive e lavora a Palermo.
Mostre personali
2016:
– Iperbole a cura di Roberto Bilotti Ruggi d’ Aragona, Galleria Lombardi, Roma
2015:
– Confini, Lupo Art, Pietrasanta (LU)
– Esposizione permanente, Bobez, Palermo
– Confini, Lupo Art , Palermo
– Eco, Bobez, Palermo
– Esposizione permanente, Lupo Art, Pietrasanta (LU)
– Ignazio Schifano, Lupo Art, Palermo
2011:
– Ignazio Schifano, l’Arte di Bobè, Palermo
2005:
– Ignazio Schifano,, “Figures”, Titian Studio, Londra
Mostre collettive
2015:
– Sentinelle a cura di Giuseppe Carli, Villino Favaloro Di Stefano, Palermo
– Cloisonnè II edizione, Bobez, Palermo
– Scongiuro: tra magia e superstizione a cura di Giuseppe Carli, Palazzo Forcella de Seta, Palermo
– Fleur, Catania Art Gallery, Catania
– Mare di fuoco, Oratorio di San Mercurio, Palermo
– Young Sicilians, RvB Arts, Roma
– Di Luci e colori, Catania Art gallery, Catania
– Carta Canta nel tempo, Galleria Lombardi, Roma
– Artisti di Sicilia – Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, Castel Ursino, Catania
2014:
– Cloisonnè a cura di Floriana Spano’, Bobez, Palermo
– Artisti di Sicilia- Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo Sant’Elia, Palermo
– Arte a Palazzo a cura di Giorgio Grasso, Palazzo Fantuzzi, Bologna
– Rosalia on the road – dalla strada al cielo, I edizione, a cura di Beatrice Feo Filangeri, Loggiato San Bartolomeo, Palermo
– Artisti di Sicilia – Da Pirandello a Iudice a cura di Vittorio Sgarbi, ex stabilimento Florio delle Tonnare, Favignana, (TP)
– Triennale di arti visive di Roma a cura di Daniele Radini Tedeschi, museo Venanzio Crocetti, Roma
2013:
– Nel ventre di Napoli, Castel dell’Ovo, Napoli
– Identità palermitane – Associazione Accento Acuto, La fucina dell’arte Villa Bruno, San Giorgio a Cremano, (Na)
2012:
– Pitture, Spazio Biotos, Palermo
2008:
– Emozioni Visive, Porto Empedocle (AG)
1998:
– Oltre il tempo e lo spazio dl luogo, Stand Florio, Palermo
ILARIA MARGUTTI
Pittrice.
Nasce a Modena nel 1971. Si diploma nel 1997 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Comincia ad esporre i suoi lavori già dal 1996 ma è dal 2007 che inizia ad inserire la tecnica del ricamo nei suoi dipinti, che nel tempo diventa il linguaggio in cui sente meglio rappresentata la propria poetica.
Nel 2008 le sue opere sono finaliste in tre premi internazionali: Arte Laguna, Arte Mondadori e premio Embroideres’ Guild di Birmingham. Nel 2010 è in Costa d’Avorio con “De L’Esprit e de L’Eau” sostenuto dal Consolato Italiano per un progetto artistico per il ripristino della cultura africana nei paesi travolti dalla guerra civile. Segue progetti per la diffusione dell’arte contemporanea presso il Museo Civico di Sansepolcro, di cui è membro nella Commissione dell’Istituzione: dal 2011 è infatti curatrice di “Incontri al museo con l’arte contemporanea”, rassegna di incontri e mostre con artisti di tutta Italia al Museo Civico di Sansepolcro. Dal 2013, è responsabile dello spazio sperimentale “Casermarcheologica” per l’arte Contemporanea, destinato al riutilizzo di Palazzo Maglioni, ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro. Tra le sue mostre più importanti: 2010 – il filo dell’imperfetto, Festival dell’Arte Contemporanea di Bitonto e Museo di Emilio Greco, Latina; OttoMarzo a cura di Iginio Materazzi ex chiesa della Madonna del Duomo Arezzo; 2011 – Pelle|Muta a cura di Viviana Siviero, Wannabee Gallery, Milano; 2012 – Biennale di FiberPhiladelphia, Philadelphia, USA – Fuori dalla Pelle a cura di Manuela De Leonardis, Spazio Lavatoio Contumaciale, Roma; 2013 – Il Corpo scritto sul Filo a cura di Vincenza Tommaselli, Galleria Montevergini, Ortigia (SC).
Vive e lavora a Sansepolcro.
JARA MARZULLI
Pittrice.
Nasce a Bari nel 1977. Si diploma al liceo Artistico ed all’Accademia di Belli Arti di Bari con il massimo dei voti. Partecipa ad esposizioni di arte nazionali ed internazionali.
Vive e lavora a Bari.
MASSIMO LAGROTTERIA
Pittore e scultore.
Nasce a Lucerna (Svizzera) nel 1972, da sempre ha incentratoil suo lavoro sullo studio della figura.
Nel 2007 inizia a collaborare con la galleria De’ Bonis di Reggo Emilia dove, dopo alcune mostre collettive ed esposizioni in diverse fiere d’arte, esordisce a Padova con la prima personale. È un periodo di forte sperimentazione. I supporti si alternano, la tela viene resa “materica”con un collage di carta e cartone. Anche ferro, rame e legno vengono usati come basi. I volti e i corpi sono generalmente soli, isolati, fisicamente e psicologicamente. Dopo due viaggi a New York inizia a lavorare a una serie di vedute della metropoli americana che verranno inserite (insieme ai volti e ai corpi, sempre presenti nella sua produzione) nel catalogo “L’incantesimo del Caos Moderno” (testo critico Stefano Luppi) stampato in occasione di una serie di mostre tenutesi tra Verona, Padova e Venezia nel 2010.
Nel 2011 collabora con la galleria Anna Breda di Padova, dove nello stesso anno presenta una personale.
Nel 2013 inizia una collaborazione con la galleria Sciaccheart di Riomaggiore.
Le opere iniziano a diventare più “leggere”, le tele in questo periodo vengono preparate con smalti e acrilici prima del disegno.
Massimo Lagrotteria cerca un irraggiungibile equilibrio attraverso una lenta, inesorabile sottrazione. I soggetti sembrano quasi rassegnati a perdere la loro falsa centralità nel mondo.
Con lo sguardo sempre rivolto ai grandi maestri: Freud, Dumas o Maria Lassnig cambia anche la tavolozza dei colori. Le sfumature dei grigi, gli incarnati e il bitume prendono il sopravvento tra i visi e le figure. Nel 2015 espone una serie di 27 opere di piccolo formato a Berlino nel locale Cuore di vetro. La serie e il catalogo “SFIORATI” nascono da una collaborazione con la curatrice Giuditta Nidiaci, autrice anche del testo critico. Attualmente collabora con diverse gallerie in Emilia, Lombardia, Veneto e Liguria. Vive e lavora a Carpi (MO).
LUCIANO VADALA’
Pittore.
Nasce ad Acireale nel 1967. Nel 1995 consegue il diploma presso l’Accademia Michelangelo di Agrigento. Due anni dopo, realizza i pannelli scenografici per il film “Palombella Rossa” di Nanni Moretti. Nel 2000, vince il “Concorso Nazionale Opere d’Arte” indetto dal Ministero per i Lavori Pubblici di Palermo, con permanente destinazione dell’opera presso l’Aula Giudiziaria nel Complesso Penitenziario di Bicocca (CT). I suoi lavori si trovano presso collezioni private nazionali e presso Palazzo Platamone – Palazzo della Cultura – di Catania. Vive e lavora ad Acireale.
MARCO CONDRO’
Pittore.
Nasce a Siracusa nel 1974. La sua passione per l’arte comincia all’età di sei anni quando, oltre a disegnare, inizia a dipingere. In continua evoluzione ha sempre voluto sperimentare l’utilizzo di tecniche diverse: dalla tempera all’acrilico all’olio. La sua educazione artistica si forma dapprima al Liceo Artistico di Roma e in seguito all’Accademia di belle Arti di Roma. Si diploma nel 1998 all’Accademia con il massimo dei voti e con lode. La passione per la sperimentazione lo porta, per qualche anno, ad esplorare anche il mondo digitale, pur non abbandonando mai la pittura tradizionale. Le varie esperienze lo inducono ad intraprendere un percorso iperrealistico/fotorealistico che continua nella sua recente produzione artistica.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Attualmente vive e lavora a Roma.
MIRIAM PACE
Pittrice.
Nasce a Catania nel 1981. Frequenta il liceo scientifico di Caltagirone e si laurea in Design al Politecnico di Milano, frequentando i corsi serali annuali all’Accademia di Belle Arti di Milano e i corsi di progettazione computerizzata allo IED di Milano. Nel 2009 consegue un Master in design for Plastic al Politecnico di Milano. Partecipa a numerose mostre collettive e personali.
Vive e lavora a Caltagirone.
MONIA MERLO
Fotografa.
Nasce a Bassano del Grappa nel 1970. Dopo aver portato a termine i suoi studi presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia affianca al suo lavoro di architetto la sua passione per la fotografia, facendone il suo principale mezzo di espressione. Monia lavora come fotografa freelance, concentrandosi soprattutto sulla moda e vanta prestigiose collaborazioni con brand famosi.
Ritraendo fragili figure femminili in luoghi carichi di suggestione, le sue fotografie parlano della difficoltà di raccontare se stessi attraverso il dialogo silenzioso e dolente con il proprio inconscio.
Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre e pubblicato in libri e riviste.
Alcune delle sue fotografie sono rappresentate dall’agenzia Art + Commerce di New York e dalla Sakura Gallery di Parigi.
Vive e lavora a Rosà (VI).
OTTAVIO MARINO
Fotografo.
Nasce a Cassano Ionio, Cosenza nel 1974. Dopo gli studi in Architettura presso il Politecnico di Bari si dedica per molti anni alla progettazione architettonica che lo assorbe totalmente. Quasi dieci anni fa inizia a realizzare progetti di comunicazione e si appassiona al teatro. Iniziano i primi lavori in questo ambito, cura mostre pittoriche e fotografiche di artisti locali e presentazioni di libri e vari progetti culturali fino ad arrivare alla curatela di oltre quaranta progetti fino ad oggi. Scrive per il teatro e cura la regia di alcuni spettacoli, contemporaneamente cura progetti anche oltre i confini del paese in cui vive collaborando con alcuni degli artisti più importanti del panorama artistico italiano ed internazionale. Nel settembre del 2011 crea Fbphilosophy, community per artisti che raccoglie l’adesione dei più importanti artisti italiani contemporanei, tra i quali Roberto Ferri, Agostino Arrivabene, Paolo Schmidlin, Giovanni Gasparro, Davide Puma e tanti altri ancora. In seguito, senza mai abbandonare la progettazione e promozione culturale si dedica alla sua passione, la fotografia. Nel dicembre del 2013 presenta “Frida Kahlo” il suo primo progetto fotografico dedicato alla struggente pittrice messicana. Contemporaneamente attiva un progetto di arte e architettura presso una comunità di recupero dalle tossicodipendenze in Calabria. In seguito produce altri progetti fotografici, nel luglio del 2014 presenta la sua prima mostra fotografica, “In lumine Dei/Romeo & Juliet”, collocata in una chiesa barocca della sua terra.
Nel novembre del 2014 viene selezionato da Vogue Italia nel progetto PhotoVogue, progetto che mira alla scoperta dei nuovi talenti della fotografia e le sue foto vengono selezionate tra le migliori del contest. Attualmente vanta centinaia di pubblicazioni in questo progetto. Nell’ultimo anno crea e lancia nuovi progetti fotografici tra i quali, “Magna Grecia”, dedicato alla sua terra, “Illuminata” “Le geometrie dell’assenza” progetto dedicato ai poeti americani Walt Whitman ed Emily Dickinson, “Winter Overture” “Dancing with Caravaggio” dedicato al pittore italiano Michelangelo Merisi da Caravaggio, “Velluto, stories of families”, “The sleeping Beauty”. Nell’agosto del 2015 si inaugura una nuova tappa della sua mostra “Romeo & Juliet”, stavolta allestita nelle cripte della cattedrale di Mormanno, paese del cosentino. Intanto continuano le pubblicazioni su importanti magazines specializzati e non solo, dal prestigiosissimo magazine francese “L’Oeil de la photographie” che nel mese di ottobre del 2015 pubblica il suo progetto fotografico ispirato proprio a “Romeo & Juliet” di William Shakespeare e alla pittura di Caravaggio. Seguono moltissime pubblicazioni sui più diffusi magazines italiani e portali web tra i quali Panorama, Sky Arte , Rai Arte, Shakespeare Magazine UK e Artemagazine.
Vive e lavora a Cassano Ionio.
SERGIO PADOVANI
Pittore.
Nato a Modena nel 1972, per diversi anni è musicista nella sperimentazione e nella ricerca, evitando confinamenti e limitazioni se non il proprio istinto. Dal 2006 la musica subisce, però, un inarrestabile processo il cui verdetto finale è la trasmutazione assoluta nella pittura.
Senza confinamenti e limitazioni. Sempre il medesimo istinto. Questo nuovo iter, più simile ad un inestinguibile, insaziabile rogo interiore, diventa voragine profonda riempita di luce, eccesso e miseria di un palcoscenico impietoso, universo di corpi nell’esitazione attonita ad affrontare la felicità e l’accecante grazia del creato. Una manifestazione salvifica, dunque, divina o del corpo non ha davvero importanza,se non come traslucida,incontrollabile rivoluzione attraverso la quale ritrarre personificazioni che si sentono inadeguate alla vita, alla loro storia,a se stesse. Ma che percepiscono il bisogno più ancestrale dell’uomo: la salvezza appunto.
Nel 2011 ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Sezione regionale Torino.
Ha vinto il Premio Arte Laguna (2009), il Premio Wannabee (2009) ed il Premio Yicca (2009). E’ stato finalista del Premio Celeste , del Premio Combat e del Premio Arte. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni sia in Italia che in Europa.
Vive e lavora a Modena.
PAOLO GUARRERA
Scultore.
Nasce ad Acireale nel 1970. Ha studiato presso l’Istituto Statale d’arte di Catania conseguendo nel 1989 la Maturità di Arte Applicata (decorazione plastica).
Nel 1994 si Diploma nel corso di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Attualmente insegna Discipline Plastiche presso il liceo Artistico Statale “M. M. Lazzaro” di Catania e il liceo artistico “Brunelleschi” di Acireale.
Vive e lavora ad Acireale.
PIERO ROCCASALVO RUB
Pittore.
Nasce a Siracusa nel 1974, consegue il diploma di maturità presso l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa nel 1993. Alla fine dello stesso anno si trasferisce a Venezia per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti. Nel biennio 1994-1996 entra a far parte del Gruppo Di Mille, esponendo in varie collettive (80° Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Sacher e profano, Galleria Crossing, Portogruaro-Udine; Mai i treni sono stati così appesi, Stazione Santa Lucia di Venezia; I baffi alla Gioconda, Artefiera, Pordenone). Successivamente partecipa ad un workshop presso Palazzo Carminati, su invito della curatrice Chiara Bertola che, con il coordinamento del Gruppo Eredi Brancusi, ne realizza una mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (Portami a casa, catalogo Electa). Nel 1997 ottiene una borsa di studio presso il Middlesex University Fine Art di Londra. È grazie a questo soggiorno di ricerca che successivamente completerà gli studi accademici, specializzandosi sulla pittura di Francis Bacon. Nel 1998 collabora in Accademia con Luigi Viola a Working in aula 2 – 8.6.1998. Nello stesso anno partecipa alla collettiva coordinata da Interno 3 (Guarda cosa guardi versione 2.0, Forte Marghera-Venezia), da cui segue un confronto tra pittura e poesia (Piero Roccasalvo, Isabella Doro, Cristina Alaimo versus Tiziano Scarpa). Nell’anno accademico 1999-2000 è docente di pittura e tecniche pittoriche all’Accademia di Belle Arti Giotto di Modica. Si è anche occupato di grafica per l’editoria e la pubblicità. E’ dei primissimi anni Novanta l’incontro fondamentale per la sperimentazione pittorica di RUB con il filmmaker e scrittore Mauro Aprile Zanetti, insieme al quale si è venuto sviluppando un vivace e fervido sodalizio tra arte, editoria, cinema sperimentale, video e teatro. Nel 2011 è chiamato ad esporre alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione siciliano alla Galleria Civica di Montevergini , Siracusa.
DAVIDE PUMA
Pittore.
È nato a Sanremo nel 1971. Disegnatore da sempre, dedica i primi anni della sua vita professionale ad altri percorsi lavorativi. Scopre la passione per la pittura nel 2003, quando, quasi per gioco, comincia a collaborare nell’atelier del fratello Corrado. Incoraggiato da quest’ultimo, decide di affinare ed indirizzare il proprio talento naturale frequentando l’Accademia Balbo di Bordighera con il maestro Enzo Consiglio, e la scuola di nudo artistico di Mentone. In pochi anni il suo lavoro viene proposto in gallerie di prestigio in tutta Italia da Nord a Sud e ha attirato l’attenzione di gallerie a Parigi e a Ginevra che gli hanno prodotto mostre personali. È dalla poesia che egli trae ispirazione e alimento per rappresentare il confronto tra uomo, inteso come essere umano e la natura, tra l’uomo ed il cosmo, tra l’universo animale e quello floreale.
Vive e lavora a Sanremo.
RAMONA ZORDINI
Fotografa.
Nasce a Brescia nel 1983.Studia alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia conseguendo un Diploma Quadriennale in pittura ind. fotografia con voto 110/110 lode e un Diploma Specialistico in Fotografia con voto 110/110 lode. Attualmente insegna Fotografia.
È stata pubblicata su riviste Internazionali (tra le più importanti Zoom di Marzo 2009 e Zoom di settembre 2009), ha vinto il Premio Telethon edizione 2009, nel Premio Tau Visual è stata indicata come “Autore Segnalato”e nel 2011 viene selezionata per partecipare alla Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Vive e lavora a Brescia.
ALESSANDRO REGGIOLI
Scultore.
Nasce a Firenze nel 1971.
Nel 1989 si diploma al Liceo Artistico e nel 1995 consegue la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2003 espone a Firenze e in Italia ricevendo apprezzamento dal mondo accademico e da critici dell’arte del calibro di Carlo Pedretti, Vincenzo Mollica e Daniela Marcheschi. I riconoscimenti gli aprono le porte della visibilità: espone le sue personali a livello istituzionale in tutta Italia.
ROBERTA BUSATO
Scultrice.
Nasce a Verona nel 1976. Nel 1996 consegue la maturità artistica a Verona, a cui segue il diploma di laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2004.
Durante il periodo accademico, dove si iscrive al corso di pittura sotto la cattedra di Omar Galliani, inizia la sua collaborazione con la compagnia teatrale cesenate Socìetas Raffaello Sanzio. Parte così un periodo intensivo di studio e ricerca artistica immersa in un atmosfera carica di stimoli creativi riuscendo ad integrare disegno con scultura e teatro. La capacità di sviluppare l’opera artistica attraverso l’uso di diversi mezzi espressivi, porterà negli anni a concepire lavori pittorici, fotografici e video soffermandosi poi, nell’ultimo periodo, ad investigare la materia plastica. Questa ricerca ha condotto l’artista a scoprire la terra cruda come materia primordiale per concepire quest’ultimo ciclo di lavori.
Oltre alle numerose collaborazioni teatrali, lavora portando avanti una ricerca personale. Negli anni tali opere sono state scelte per esposizioni collettive, ricevendo anche riconoscimenti e premi. Alcune opere sono state selezionate dall’Associazione AJAC per Metropolitan Art Museum di Tokio; a Castel San Pietro a Bologna con il curatore Guido Molinari; a Venezia alla Galleria Scalamata con il collettivo “the roommates”; alla “Biennale d’Arte Contemporanea di San Martino”dell’Argine dove le viene assegnato il primo premio; al “Premio Bozzolo”; alla casa del Mantegna a Mantova per la mostra “GAM” curata da Vincenzo Denti e Gianfranco Ferlisi.
Vive e lavora tra Mantova e Pietrasanta.
ROBERTA CONI
Pittrice.
Nasce a Marino nel 1976. Si diploma nel 1999 all’Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione di pittura. Nel 1997 vince il Progetto borsa di studio Erasmus e frequenta il terzo anno di Accademia presso la Facultad de Bellas Artes “Alonso Cano” di Granada, Spagna. Dal 1999 al 2002 lavora come docente di pittura e storia dell’arte moderna, presso la scuola Centro Urbano di Rocca di Papa (Roma). Dal 2000 al 2002 opera come consulente storico dell’arte presso le Scuderie al Quirinale e Mercati di Traiano di Roma. Nel 2005-2006 vince una borsa di studio come ambasciatrice culturale per il Roary International e frequenta l’enrichment program presso l’Academy of Art University di San Francisco, California (USA). Nel 2011 è tra gli artisti selezionati per il Padiglione Italia Accademie della 54 Esposizione Internazionale d’Arte Biennale di Venezia. Vive e lavora a Marino.
ROBERTO FERRI
Pittore.
Nasce a Taranto nel 1978. Nel 1966 si diploma al Licep artistico “Lisippo” di taranto. Inizia a studiare prima come autodidatta e, trasferitosi a Roma nel 1999 approfondisce la ricerca sulla pittura antica, dall’inizio del Cinquecento alla fine dell’Ottocento; in particolare si dedica alla pittura caravaggesca ed a quella accademica (David, Ingres, Girodet, Géricault, Gleyre, Bouguereau, ecc). Nel 2006 si laurea con 110 e lode all’Accademia di belle Arti di Roma, nel corso di scenografia; per tre anni studia con Gaetano Castelli e l’ultimo anno con Francesco Zito.
SEBASTIANO MESSINA
Scultore.
Nasce nel 1951 a Scoglitti (RG). Studia a Comiso dove consegue, nel 1971, il diploma di Maestro d’Arte in decorazione plastica presso l’Istituto d’Arte. L’anno successivo si trasferisce a Milano dove frequentai corsi di Francesco Messina presso l’Accademia di Brera e, poco più tardi, quelli di Sandro Cerchi all’Albertina di Torino.
Nella metà degli anni Settanta, lasciata l’accademia per via di alcune difficoltà sopraggiunte, ritorna in Sicilia dove, unitamente al lavoro di falegname, mantiene viva la passione per la scultura. Intensifica inoltre la sua inclinazione giovanile al disegno e alla pittura partecipando a diverse mostre collettive nella provincia iblea. Per tutti glia anni Ottanta, Sebastiano Messina, continua a dipingere, riprendendo solo più tardi l’attività scultorea che trova il suo culmine negli anni Novanta.
È esponente del siciliano Gruppo di Scicli.
Vive e lavora a Scoglitti.
SERGIO FIORENTINO
Pittore.
Nasce a Catania nel 1973. Dopo gli studi classici e l’Accademia di belle Arti si dedica per anni allo studio del design e delle arti decorative del XX secolo. Nel 2011 riprende a dipingere, da quel momento realizza varie mostre in sedi pubbliche e gallerie.
Vive e lavora tra Noto e Catania.
SILVIO PORZIONATO
Pittore.
Nasce a Moncalieri (TO) nel 1971. È un pittore figurativo che predilige la pittura ad olio ed acrilico su tele di grandi dimensioni servendosi di fotografie fatte ad amici o a se stesso. Dopo un diploma di maturità artistica, si occupa per un decennio di design per un’importante azienda torinese, decide poi di ricominciare una nuova vita nel silenzio della terra del Roero (CN), in uno stretto intimo contatto con la natura e con l’arte. La sua attività espositiva ha inizio nel 2007, anno in cui è selezionato al Premio Arte Mondadori. Nel 2010 vince il premio della critica a Saluzzo Arte e realizza un’opera permanente per il Museo d’Arte Urbana di Torino. Successivamente prende parte a numerose mostre collettive e personali. Nel 2011 è selezionato per la 54. Biennale di Venezia, esponendo sia all’interno del padiglione regionale del Piemonte che del Padiglione Italia a Torino, Sala Nervi. Vive e lavora a Pancalieri.
UGO RIVA
Scultore.
Nasce a Bergamo nel 1951. Scopre il suo talento artistico nel corso degli studi superiori presso l’Istituto Magistrale Statale: dopo alcune sperimentazioni pittoriche decide di dedicarsi completamente alla scultura e frequenta brevemente lo studio di Tarcisio Brugnetti. Le sue prime mostre risalgono all’inizio degli anni Ottanta, dal termine del medesimo decennio datano invece le collaborazioni con importanti gallerie e mercanti d’arte che lo hanno portato ad esporre, negli anni successivi, in numerose città italiane e straniere. Il suo lavoro è stato oggetto dell’attenzione di critici quali Mario De Micheli, Sergio Zavoli, Vittorio Sgarbi, Elena Pontiggia, Donald Kuspit, Gerard Xurigera, Timothy J. Standring, Wolf Gunther Thiel e Flavio Arensi. Nel 2013 è stato nominato membro dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
Le sue prime opere giovanili, negli anni Settanta e Ottanta risentono dell’influenza espressionista, in seguito lo studio della statuaria greca, dell’arte rinascimentale italiana e di Canova lo portano ad abbracciare stilemi neoclassici e al recupero di temi mitologici ed epici. Gli incontri con il gallerista Giuseppe Gastaldelli e il critico Mario De Micheli lo avvicinano poi alle opere di grandi scultori italiani del XX secolo come Arturo Martini, Marino Marini ed Emilio Scanavino, che costituiranno, insieme a Giacomo Manzù e Augusto Perez, ulteriori fonti di ispirazione per l’evoluzione della sua poetica. Dalla metà degli anni Novanta, infatti, Riva, senza mai tradire la scelta figurativa, opera un’incessante ricerca personale basata su una lettura critica della società contemporanea e del ruolo che gli artisti e l’arte sono chiamati a svolgere in essa. Oltre alla scultura, Riva nutre una grande passione per il disegno: nel 2000 ha realizzato l’Evangeliario per l’anno giubilare, l’anno successivo ha poi illustrato un’edizione dei Canti di Giacomo Leopardi mentre nel 2003 è stata la volta del Libro d’ore, contenente ventinove Canti del Salterio tradotti da David Maria Turoldo (che Riva conobbe personalmente negli anni Settanta durante il priorato di Turoldo presso l’Abbazia rettoria di Sant’Egidio in Fontanella), l’Ave Maria e sette Canti del Nuovo Testamento selezionati da monsignor Gianfranco Ravasi, autore dell’introduzione e dei commenti ai testi. Le esperienze dell’Evangeliario e del Libro d’ore hanno inoltre rinnovato il suo interesse per l’arte sacra, che si è estrinsecato nella realizzazione, nel 2006, di una Via Christi in cotto policromo per il Tempio Votivo di Bergamo. Negli ultimi anni hanno assunto particolare rilevanza la creazione, nel 2011, di Anima Mundi, un’opera raffigurante un angelo acefalo e collocata a Bergamo nel centralissimo largo Porta Nuova, la partecipazione, nello stesso anno, alla Biennale di Venezia e la realizzazione della mostra Sculture nel parco tenutasi nel 2012 presso il Four Seasons di Firenze.
VALENTINA CECI
Pittrice.
É nata a Milano il 26 Settembre 1985 e si laurea a pieni voti all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove tra il 2007 e il 2008 ricopre il ruolo di assistente alla cattedra di Scenografia.
Oltre alla scenografia e alla pittura, si dedica all’illustrazione lavorando dal 2008 al 2012 al progetto di un cartone animato e un libro illustrato per il Produttore francese Pascal Raynaud.
Nel 2013 , viene selezionata per partecipare alla “Mostra degli Illustratori” della Bologna Children’s Book Fair 2013 con la conseguente esposizione delle sue illustrazioni in una mostra itinerante in quattro musei del Giappone. Diversi sono anche i concorsi e le mostre collettive di pittura a cui prende parte. Sempre nel 2013, decretata vincitrice del “Premio Bonatto Minella” da una giuria presieduta da Vittorio Sgarbi, espone con la sua prima semi-personale presso le sale della villa settecentesca Casa Toesca (Rivarolo Canavese,Torino), e successivamente alla galleria Hernandez di Milano.
Nel 2015 prende parte alle esposizioni di Casa d’Aste BASEZERO di Milano ed e finalista per la mostra “ModPortrait II” allestita in Spagna prima presso la Galerĺa Artelibre di Saragozza e poi al Museu Europeu d’Art Modern (MEAM) di Barcellona, con un’opera che ora fa parte della collezione permanente del Museo spagnolo.
Recentemente si aggiudica il Primo Premio “3ART” organizzato dall’associazione del Comune di Spirano e il Primo Premio del Concorso “Don Primo Mazzolari” del Comune di Bozzolo (BG), con la conseguente acquisizione della sua opera in concorso nella collezione permanente dei rispettivi Comuni.
VINCENZO TODARO
Pittore.
Nasce a Erice nel 1978. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Sciacca, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Palermo dove si laurea con lode in Decorazione e Pittura.
Vive e lavora tra Palermo e Sciacca.
La mia arte è un mezzo di indagine, riflessione e comunicazione, mi interessa l’uomo e la realtà, l’identità e le storie raccontate dalle cose e dalle immagini.
Nella recenti serie di opere (un)memories, Somebody’s portraits e AnThROPOS lavoro sulla perdita di identità e di memoria a partire da vecchie fotografie di sconosciuti. Lavori precedenti indagavano sull’identità e la memoria relative a non-luoghi, edifici e oggetti in abbandono. Non voglio limitarmi rigidamente dentro tecniche o stili, i quali solo mezzi, anche da modificare, ibridare o abbandonare a seconda delle necessità espressive.
La mia attuale ricerca è sostanzialmente figurativa, ma una figurazione concettuale, è più importante il pensiero che c’è dietro un’opera più che l’immagine in sé stessa.