Ferie lavoratori Pubbliservizi. Garantiti solo i servizi di sorveglianza e accoglienza. Lavoratori sempre più demotivati chiedono risposte.
di Salvatore Giuffrida
Che la situazione della Pubbliservizi sia molto complicata da risolvere è evidente e chiaro a tutti e in particolare ai lavoratori, che ieri hanno assistito impotenti a una mossa da parte del presidente Ontario che ha lasciato perplessi i più, per poi essere in parte revocata.
Nella mattinata, infatti, i lavoratori avevano organizzato un incontro in sede, per essere informati sugli sviluppi della riunione, avvenuta la sera prima tra i sindacati, il presidente della partecipata e il commissario straordinario della città metropolitana Cocina, durante la quale lo stesso Ontario aveva annunciato di aver portato i libri contabili in tribunale.
Per assistere all’incontro i lavoratori avevano chiesto un giorno di ferie, ma per tutta risposta, ci ha riferito Rita Ponzo, sindacalista Cisl, Ontario li ha mandati a casa con tre giorni di ferie forzate, non garantendo neanche i servizi essenziali, motivo per cui ieri i Musei dello Sbarco e del Cinema, sono rimasti chiusi, in aperto contrasto con la Legge Franceschini.
Nel pomeriggio su pressione dei sindacati, è poi arrivata una revoca parziale da parte della direzione in cui “Si precisa che i servizi di custodia e Accoglienza dovranno svolgere il servizio regolarmente”. (Prot. U/2828/17). Pertanto i musei nella mattinata di oggi sono stati aperti regolarmente.
Un’indecisione, quella da parte dell’Amministrazione dell’azienda partecipata, che non sembra essere l’unica, ma parte di una serie che in questi anni hanno portato i conti in rosso e i libri in Tribunale.
I problemi come l’esternalizzazione dei servizi della partecipata, o i superminimi, che sembrano ammontare a circa 70.000 euro mensili, per un complessivo di 850.000 euro l’anno, sono noti già da tempo visto, che l’ex Amministratore Unico Salvatore Muscarà li aveva già evidenziati chiaramente durante la riunione sindacale del 14 febbraio dello scorso inverno.
Nel verbale della riunione si legge che l’amministratore “Ha trovato una situazione estremamente difficile che mai avrei immaginato. […] Le qualifiche e la qualità professionale presente in Società, a parere dell’Amministratore lasciano molto a desiderare e di conseguenza gli uffici non sono pienamente in grado di svolgere le proprie incombenze.[…] Se la Società affida all’esterno ciò che dovrebbe svolgere autonomamente, con contratti a volte gonfiati a favore di ditte terze, la stessa è destinata al default.[…] Questo fenomeno negativo è aggravato da un’altra prassi legata ai livelli, agli avanzamenti di carriera. All’interno della società sono presenti dei quadri, dei settimi livelli e quant’altro dopodiché, inaspettatamente e a dispetto di qualsiasi organigramma, vi sono stati degli avanzamenti di carriera con personale che è passato dal II livello al IV e dal IV al VII, senza alcun tipo di confronto con il personale già operativo. […] L’amministratore afferma che in questa società esiste del personale che guadagna molto più di docenti universitari e magistrati, con prebende che sembrano fuori da ogni logica e giuridica. Con una situazione del genere la Società è destinata a chiudere”.
A proposito dei superminimi una sentenza della Corte dei Conti, la n. 244/2015, che riguarda una vicenda per certi versi simile a quella della Pubbliservizi, definisce illegittimi gli avanzamenti di carriera e i maggiori emolumenti al personale.
Di questa sentenza Ontario sembra essere stato informato tramite una comunicazione ufficiale, e in ragione della stessa i lavoratori avrebbero chiesto delle azioni di riassetto dell’organigramma societario per un rilancio aziendale, anche passando per il Fis e pertanto con ulteriori sacrifici di tutti i lavoratori.
I lavoratori giorno 3 avevano chiesto di conoscere l’organigramma della partecipata per poi discutere proprio della riorganizzazione interna del personale.
Ma i fatti poi sono andati diversamente.
Tra i dipendenti della partecipata serpeggiano quindi parecchi dubbi: Perché portare i libri in Tribunale e non una riorganizzazione dell’organigramma? Perché proprio ora che era stato richiesto di avere conoscenza della distribuzione del personale? Perché non si eliminano i superminimi?
Si attendono risposte.