Una dirigente del Comune, ha detto il sindaco, ha scoperto e denunciato con gli altri vertici dell’Ente, supportati dai Soci, le gravi irregolarità contabili.
“È stato estirpato un cancro che minacciava di uccidere un’Istituzione molto importante per l’intera Sicilia”.
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando l’esito dell’operazione, denominata The band, che, coordinata dalla Procura di Catania e condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato all’arresto di 23 persone, tra cui numerosi dipendenti dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini, accusate di peculato, ricettazione e riciclaggio. La Finanza ha inoltre effettuato il sequestro preventivo di beni per 14 milioni di euro nei confronti di arrestati e indagati.
Bianco si è complimentato con il procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro e con il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Roberto Manna.
“Dell’Istituto Bellini – ha ricordato Bianco – sono soci sia il Comune, sia la Città Metropolitana di Catania. E una dirigente del Comune, Clara Leonardi, nominata Direttore amministrativo dell’Istituto, ha scoperto e denunciato, con gli altri vertici dell’Ente, supportati dai Soci, le gravi irregolarità contabili che hanno aperto la strada all’indagine della Guardia di Finanza.
Peraltro, sette dipendenti erano stati licenziati un anno fa proprio per alcune di queste vicende su input dell’Ufficio provvedimenti disciplinari, composto da un rappresentante dell’Istituto, uno del socio Comune di Catania e uno del socio Città Metropolitana”.
“In marzo – ha aggiunto Bianco -, inaugurando l’Anno accademico dell’Istituto musicale Bellini davanti alla presidente Graziella Seminara, avevo ricordato l’importanza di questa istituzione che dobbiamo difendere non soltanto per Catania ma per l’intera Sicilia. Il nostro obiettivo è quello della statizzazione, già avviata, che speriamo possa attuarsi prima possibile”.