Dal Nursind commentano “Bozza contratto peggiorativa per la categoria. Ci chiedono di poter lavorare anche 24 ore di fila”.
Domani gli infermieri incroceranno le braccia per lo sciopero nazionale proclamato dal Nursind. La bozza del contratto collettivo di lavoro è stata considerata come peggiorativa delle condizioni lavorative della categoria.
Nella nuova proposta di contratto di categoria sono state introdotte delle deroghe sugli orari di lavoro, spiegano in una nota, abusi sugli straordinari e meno fondi per il personale. In particolare sugli orari potrà essere chiesto ai professionisti di lavorare anche 24 ore di fila, mentre la deroga alle 48 ore settimanali verrà poi diluita sui 12 mesi determinando di fatto un abuso dello straordinario e un ricorso maggiore ai fondi del personale. Ne risente anche la remunerazione economica che dopo nove anni dovrebbe attestarsi tra i 70 e i 75 per il personale infermieristico.
A Catania l’adesione sarà massiccia, così come riferito dal segretario provinciale del sindacato delle professioni infermieristiche Salvatore Vaccaro il quale ha affermato che “Gli infermieri non ci a fronte di un aumento contrattuale irrisorio, dopo ben 9 anni di blocco, si sta chiedendo ai lavoratori di rinunciare ai diritti conquistati in decenni di azione sindacale. L’adesione massiccia allo sciopero Nazionale degli infermieri di Catania – ha concluso Vaccaro – è la cartina al tornasole di un disagio di categoria che ormai da anni colpisce in maniera indecorosa anche la vita privata di chi garantisce un servizio essenziale come la sanità pubblica”.
Domani quindi si teme il peggio perché, come riferito dal sindacato, in diversi territori si è resa necessaria la richiesta di intervento delle prefetture perché le aziende non hanno previsto il contingentamento del personale, così si rischia la chiusura anche dei servizi di emergenza che dovrebbero garantire i livelli minimi di assistenza.
Lo sciopero dei medici, che era previsto sempre per domani 23 febbraio, invece è rientrato per l’avvio del confronto all’Aran (Agenzia rappresentanza negoziale Pubbliche amministrazioni), per il rinnovo del contratto di lavoro 2016-2018.