Lo spettacolo di Domenico Trischitta, sarà diretto da Alberto Orofino. Gerry Garozzo sarà interpretato da Silvio Laviano.
Ritorna in scena Glam City di Domenico Trischitta all’interno della rassegna “Porte aperte” dell’Università di Catania. Il 7 luglio alle 21 al Chiostro di Ponente del Monastero dei Benedettini, si terrà lo spettacolo, tratto dal romanzo omonimo (Avagliano editore), che aveva riscosso un grande successo di pubblico e di critica al Teatro Piscator, dove alla fine di aprile aveva fatto il suo esordio.
Glam City racconta la rivoluzione mancata dell’artista diverso e trasgressivo Gerry Garozzo, che ha portato una ventata di novità e colore nella buia e carnale Catania degli anni Settanta. Adesso, a due anni dall’uscita, il romanzo approda in teatro, sarà Silvio Laviano a dare corpo e anima al protagonista, evocando tra i molti fantasmi anche il suo alter ego, Marc Bolan, padre del glam rock inglese.
Lo spettacolo è diretto dal Regista Nicola Alberto Orofino. Scenografia e luci sono di Vincenzo La Mendola, assistente alla regia è Gabriella Caltabiano.
“Gerry Garozzo è una ragazzo diverso della Catania anni 70 che sogna di fare il trasformista. Per il suo ventunesimo compleanno andrà a Londra e lì incrocerà l’astro nascente del glam rock, Marc Bolan. Nella torrida Catania, la sua glam city, assieme ad atri variopinti amici tenterà una rivoluzione di costume, fatta di travestitismo e trasgressione. Ma Catania non è Londra e lui non è Bolan, e il suo progetto discografico fallirà assieme alla sua disperata affermazione personale. Da Catania a Milano, andata e ritorno, da promessa della canzone a travestito dei viali milanesi. Anni novanta, ancora Catania, che nel frattempo non è più la glam city dei ’70.”
Glam city è un romanzo magmatico: di lava calda e musica rock, metà etneo, metà swinging London anni ’70.
Romanzo di formazione e – insieme – di transizione di una città verso l’inferno e il paradiso di una dimensione metropolitana.
Catania, la città più sudamericana d’Italia, non era mai apparsa così sensuale. (Santo Piazzese)
Ecco, proprio adesso, grazie al racconto optical di Trischitta, anche la Catania degli anni ’70 ha trovato la propria “Grande bellezza”, dove Gerry Garozzo è il suo eroe, il suo perduto, felice profeta. (Fulvio Abbate)