La sede in un vecchio cinema riattato. “I miei tratti distintivi trasparenza e ascolto. La prima cosa che farò? Partire dalle periferie”.
di Elisa Catanzaro
Una sala gremita, tanti volti noti, giovani, bambini. Arriva, saluta, sale sul palco allestito per l’occasione e fa il suo intervento pacato, sintetico, chiaro. Poche parole per spiegare quali saranno i principi che guideranno la sua azione amministrativa se sarà eletto sindaco della sua città.
Emiliano Abramo non mangia chiacchiere, ci dicono dal suo staff, e le prime parole del candidato sindaco sono per i volontari che hanno riqualificato lo spazio di via Crispi.
“La prima cosa da dire riguarda la bellezza del luogo – ha affermato – i luoghi spiegano tanto delle persone.
L’idea di aver recuperato il vecchio cinema Reale significa che nulla va perduto e che bisogna aver cura delle cose.
Questo è il luogo di tutti, nessuno si senta ospite o di passaggio”.
Poi spiega che la sua azione si baserà sui principi di reciprocità e gratuità. “Credo che oggi non dobbiamo fare un discorso di programma ma di principi: nessuno deve restare da solo – dice – e ciascuno di noi deve cercare dentro di sé il desiderio di impegno. Questo è un punto di partenza. Luogo di chiacchierate e convegni, ma luogo reale di incontri”.
Fra i presenti il direttore del dipartimento di Scienze Politiche Giuseppe Vecchio, il vicepresidente del consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono, il consigliere comunale Niccoló Notabartolo, il presidente dell’associazione Come Ginestre
Salvatore Mirabella.
Abbiamo intervistato il candidato sindaco per capire meglio quali sono le sue proposte concrete per la città, qual è la prima cosa che farà se sarà eletto, quale sarà il suo tratto distintivo, e come risponde ad alcune indiscrezioni di stampa riportate da Meridionews sul presunto appoggio al progetto da parte di Crocetta e sulle dichiarazioni fatte nei suoi confronti da Arcidiacono di Forza Italia.
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