Si chiama “Zoreload” ed è un progetto nato per connettere diverse realtà catanesi che propongano e promuovano nuove idee, azioni e modalità di creare reti e fare impresa.
Il tutto con un obiettivo comune: rilanciare Catania.
“Zoreload” è un processo – appena avviato da Zo e The Hub in collaborazione con Startup CT e Radio Lab e aperto a tutte le realtà interessate.
“Il nostro obiettivo – spiega Felicita Platania, responsabile di Zo – è creare al Centro Culture Contemporanee un polo di cultura, innovazione sociale, comunicazione e creazione di impresa facendone uno spazio aperto non solo per spettacoli ed eventi culturali, ma aperto tutto il giorno per la circolazione di idee e progetti, di lavoro condiviso, accompagnamento al finanziamento e alla nascita di nuove imprese”.
Lo spazio di Viale Africa dunque diventa uno luogo di lavoro connesso con la città, con il territorio e con la rete internazionale degli Hub per creare innovazione sociale. L’obiettivo è proprio quello di “mettere a sistema reti e risorse territoriale per la risoluzione di problematiche di interesse collettivo che riguardano gli ambiti della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale – spiega Rosario Sapienza, cofondatore di The Hub -. L’innovazione sociale è un caposaldo della nuova programmazione dell’Unione europea. Noi qui la facciamo dal basso e chiediamo alla politica e alle istituzioni locali di diventare il tramite di congiunzione tra quanto viene dall’alto, dall’Europa e quanto viene dal basso, dai cittadini, dalle esperienze del territorio”.
Questa mattina, infatti, sono sta presentate anche le quattro aree tematiche proposte per l’agenda della prossima amministrazione comunale e su cui nelle prossime settimane saranno invitati i candidati a sindaco per un confronto pubblico.
Si tratta di: sviluppo del settore “green” (ciclo dei rifiuti, risparmio energetico e energie rinnovabili riconversione aree industriali, filiere produttive, verde pubblico), Critical smart city (reti “intelligenti”, social design, mobilità sostenibile, internazionalizzazione, spazi inutilizzati, ma tutto in modo “smart”, con soluzioni possibili e tarate sull’esistente), partecipazione (pratiche di cittadinanza attiva, progettazione partecipata, processi dal basso, negoziazione e soluzione di conflitti, supporto alla creazione di impresa sociale) e inclusione sociale (accoglienza e integrazione, lotta alla povertà, disagio giovanile, disabilità, servizi per l’infanzia, eco quartieri, social housing e co-housing).
Stamattina si è svolto anche il laboratorio, con ottanta partecipanti, di ideazione partecipata degli spazi che potranno essere condivisi quotidianamente da chi utilizzerà questo luogo per lavorare, fare incontri, produrre idee e progetti, avviare imprese.
“Zoreload” ha un vasto calendario di attività, dalle business clinic e l’incubazione d’impresa (assistenza e consulenza a innovatori sciali e neoimprese) all’accesso al credito (gestirà con Banca Etica l’accesso al credito nell’ambito del programma Jeremie) sino al business english (corsi di inglese per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese).
In calendario anche un incontro sulle strategie per mettere a valore i beni confiscati alla mafia (nelle prossime settimane), Arts&Business (maggio), uno Startup Weekend (maggio), Get on Board Party (giugno), introduzione al Business Model Canvas ecosostenibile (giugno).