Aveva condiviso la stanza con la vittima in una struttura recettiva. Fermato all’imbarco di una nave diretta in Tunisia.
Un cittadino cinese, X. P. di 36 anni, è stato fermato dal personale della Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Palermo in collaborazione con la DIGOS della Questura di Palermo in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa lo scorso 4 agosto dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Sull’uomo gravano le accuse di violenza sessuale e lesioni personali.
Infatti, nella tarda mattinata del 30 luglio, degli uomini della Squadra Mobile di Catania si sono recavati a piazza Roma, su disposizione della Sala Operativa, poiché una donna aveva richiesto aiuto.
Si trattava di una donna straniera che versava in evidente stato di agitazione. Al personale della Polizia giunto sul posto ha raccontato, in lingua inglese, che alle prime ore del mattino, all’interno di un B&B di Catania, dove alloggiava, era stata vittima di violenza sessuale. Nel suo racconto ha precisato che l’autore della violenza era un uomo di nazionalità cinese, conosciuto nella struttura ricettiva e con il quale aveva condiviso la stanza.
La donna è stata accompagnata presso l’Ospedale Vittorio Emanuele e i sanitari di turno le hanno riscontrato delle lesioni guaribili in 15 gironi.
Dal racconto sono scattate le indagini da parte della Sezione “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile. Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catania con l’ausilio del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, è stato effettuato un accurato sopralluogo. L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di identificare come presunto autore della violenza il cittadino cinese X.P., che nel frattempo, aveva repentinamente lasciato la struttura ricettiva facendo perdere le proprie tracce.
Le ricerche dell’uomo si sono estese pertanto a livello regionale e infine è stato rintracciato e tratto in arresto, da personale della Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Palermo in collaborazione con la DIGOS della Questura di Palermo, presso il locale porto, in procinto di imbarcarsi su una nave diretta in Tunisia.