Verso Catania Catanzaro. Marchese: “Pensare positivamente aiuta a fare bene”. Questa la riflessione dell’esperto difensore rossazzurro.
Oggi, in vista della partita dei rossazzurri contro il Catanzaro di domenica pomerigio, nella sala stampa di Torre del Grifo Giovanni Marche ha fatto il punto sulla condizione della squadra e sul campionato finora svolto dal Catania.
L’esperto terzino rossazzurro nell’analizzare l’ormai già passato momento di crisi di risultati della sqaudra etnea ha dichiarato che “Solo con la Sicula Leonzio abbiamo giocato male, a Reggio abbiamo giocato con il 3-5-2 proponendo un buon calcio ma la palla non è andata mai dentro”.
Sulla ottima prova di Pagani, vinta per 5-2, che ha visto lo ha visto protagonista per impegno e ottime giocate, lo stesso Marchese ha dichiarato che “sono entrato con la voglia di incidere e lasciare un segno sulla partita. La mia voglia alla fine ha inciso sul mio modo di giocare. Anche se non ho fatto gol sono contento. Nel cambio di modulo. Noi dobbiamo cercare di adattarci a tutti i moduli che propone il mister. Noi dobbiamo cercare di limare gli errori per cercare togliere punti a chi sta davanti. Noi inoltre abbiamo uomini con tante caratteristiche in avanti. Sia Di grazia che Russotto riescono a saltare l’uomo e questo ci permette di poterci alzare come squadra e pressare l’avversario. La partita era importante perché i campionati si vincono contro le così dette piccole con cui non dobbiamo perdere punti. Nelle situazioni di gioco da fermo, lavoriamo sempre, come su qualsiasi aspetto”.
Sulla prossima partita, sulla sua posizione in campo e sul suo rapporto con i suoi compagni di squadra ha Marchese ha infine detto che “La partita contro il Catanzaro la stiamo cominciando a preparare da oggi. Per puntare in alto dobbiamo pensare positivamente. Le motivazioni sono tantissime, come quella di portare il Catania nelle piazze dove merita. Speriamo di riuscire nella promozione, con la consapevolezza di doverci giocare partita per partita. Il peso della responsabilità non la sento. Noi giocatori grandi dobbiamo dare l’esempio ai più giovani su che cosa significa giocare a Catania. Con Stefan Djordjevic non c’è nessuna rivalità, anzi parliamo sempre con il Mister su chi deve schierare. Sul cambio modulo, avendo io per caratteristica una propensione ad alzarmi, o si gioca con il 4-3-3- o con il 3-5-2, per me non cambia nulla”.