Si sono riunite in presidio davanti all’Ospedale Santo Bambino 11 giorni dopo il decesso della giovane di Palagonia. Presenti anche alcuni uomini.
Da Catania, dove la giovane è morta, si è voluto dare un segnale forte per chiedere la piena applicazione della normativa che regolamenta l’aborto, e la libertà della donna che decide, o è costretta, a ricorrervi.
Ieri, in presidio davanti al Santo Bambino, nel quale – ricordano le organizzatrici – su 24 medici soltanto due non sono obiettori, erano presenti Le Rebeldesse, da cui è partita l’iniziativa, RivoltaPagina, Gruppo Queer, La Città Felice, Rete la ragnatela, Open mind, oltre a uomini e donne intervenuti individualmente.
In pericolo – spiegano – diritti per i quali le donne hanno lottato quarant’anni fa e che giornalmente vengono erosi, provocando il ritorno delle donne meno abbienti e delle minorenni dalle mammane.
Abbiamo ascoltato le voci di Sara Calabró, Le Rebeldesse, Anna Di Salvo, La Città Felice e Emma Baeri, delle RivoltaPagina.