Pubblicato il: 7 July 2017 alle 11:12 am
La protesta mette a rischio l’appello autunnale. Scollo: “Sciopero legittimo ma studenti danneggiati”.
In una lettera firmata lo scorso 27 giugno da 5444 professori e ricercatori universitari di 79 Atenei italiani e Istituti di ricerca, è preannunciato uno sciopero che farà saltare il regolare svolgimento degli esami nella sessione autunnale, che va dal 28 agosto al 31 ottobre. Sarà infatti tenuta una sola sessione di esami anziché delle due previste.
Nella lettera, è spiegato che l’astensione è finalizzata ad ottenere un provvedimento di legge in base al quale:
- Le classi e gli scatti stipendiali dei professori e dei ricercatori universitari e dei ricercatori degli Enti di Ricerca italiani aventi pari stato giuridico, bloccati nel quinquennio 2011-2015, vengano sbloccati a partire dal 1° gennaio 2015, anziché, come attualmente, dal 1° gennaio 2016;
- Il quadriennio 2011-2014 sia riconosciuto ai fini giuridici, con conseguenti effetti economici solo a partire delle classi e degli scatti dal 1° gennaio 2015.
Non si è fatta attendere la risposta di “Azione Universitaria” che è preoccupata per la forma di protesta. In particolare Antonio Scollo, consigliere del comitato per lo sport Universitario e Presidente di Azione Universitaria Catania, ha detto a Catania Pubblica che “Gli studenti sono danneggiati e tanti sacrifici potrebbero andare in fumo se non si svolge regolarmente la sessione autunnale degli esami di profitto”.
Inoltre in una lettera del 6 luglio al Rettore Francesco Basile, al delegato alla didattica Bianca Maria Lombardo e al dirigente didattico Giuseppe Caruso, a firma del Senatore Accademico Andrea Giulia e il presidente Antonio Scollo, si legge che “Considerato il grave disservizio che potrebbe venirsi a creare per gli studenti che, perdendo la possibilità di partecipare ad uno degli appelli della sessione autunnale, potrebbero dover ritardare la propria laurea, non raggiungere il numero di crediti necessario per iscriversi all’anno successivo o semplicemente trovarsi con delle materie arretrate; considerando anche le valide motivazioni che hanno portato molti docenti e ricercatori ad aderire legittimamente a tale sciopero, si richiede al Magnifico Rettore di inviare una nota a tutti i presidenti di corso di laurea del nostro Ateneo, invitandoli a trovare delle soluzioni alternative per riuscire comunque a garantire la fruizione di due appelli come normalmente previsto per la sessione d’esami autunnale laddove il personale docente che non intende aderire possa sostituire coloro che invece hanno deciso di partecipare alla proclamazione dello sciopero”.