L’epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni. Segnalati crolli in diverse zone.
Crolli a Pennisi, Santa Venerina, Zafferana e Fleri, dove alcune persone sono state estratte dalle macerie a causa della forte scossa di terremoto avvenuta alle 3:19 a nord di Catania.
Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma, di magnitudo 4.8, ha avuto ipocentro a 1 km di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni.
La scossa, che è stata avvertita fino a Messina, ha provocato molta paura fra la popolazione, la gente si è riversata in strada, mentre chi è rimasto in casa ha cercato conforto e consigli sui social network, segnalando e postando foto dei danni a abitazioni ed edifici.
“Siamo vivi per miracolo” scrive una ragazza di Piano D’Api la cui abitazione ha subito ingenti danni.
Fonte Igv
Di seguito i consigli dell’Ingv in caso di terremoto
Se sei in un luogo chiuso
Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo resistente. Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili, ecc.
Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.
Se sei in un luogo aperto
Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono.
Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
Dopo un terremoto
Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe. Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.