Il vicepremier e il ministro dell’Interno a Catania hanno partecipato a un vertice in Prefettura.
Bisognerà aspettare stasera alle 19 quando il Consiglio dei Ministri si riunirà per dichiarare lo stato di emergenza” per il terremoto di Catania. E sempre oggi si riunirà anche la commissione Grandi rischi della Protezione civile. Lo ha annunciato il premier Conte e lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio ieri appena arrivato a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, tra le zone maggiormente danneggiate dal terremoto di Santo Stefano.
Mentre il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha detto che le priorità ora sono
“Mettere in sicurezza il territorio e le strutture più fragili nelle aree esposte al rischio”.”Noi abbiamo una carta del nostro territorio – ha aggiunto – e sappiamo dove intervenire. Va avviato e rafforzato l’intervento per rafforzare le infrastrutture”. ( Fonte Ansa)
capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Nel pomeriggio Di Maio assieme al
ministro dell’Interno matteo Salvini hanno partecipato a un vertice in Prefettura.
“Fortunatamente gli esperti che stanno seguendo l’evolversi della situazione sull’Etna ci dicono che è sotto controllo – ha detto il leader del Carroccio -. Mi auguro che i Catanesi possano trascorrere giorni e notti più serene.
Tutti i circa 400 sfollati hanno e avranno garantito in istituti pubblici o privati un tetto: le 1.800 verifiche di stabilità richieste coinvolgeranno il lavoro di tante persone, ma vedremo di essere assolutamente rapidi.
Grazie di cuore ai 365 Vigili del Fuoco che non solo dalla Sicilia, ma dalla Calabria, dalla Campania, dalla Basilicata e dalla Toscana hanno garantito e stanno garantendo con 121 mezzi operatività 24 ore su 24 su tutto il territorio”.
Ieri sera l’annuncio del presidente della Regione Musumeci: “Abbiamo deliberato la dichiarazione dello stato di calamità naturale e un Piano regionale straordinario antisismico nella Giunta regionale, riunita in seduta straordinaria a Catania, a seguito del terremoto nell’area etnea. Contestualmente è stata avanzata al governo centrale la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza.
Siamo intervenuti con rapidità come la gravità del caso richiedeva. Auspichiamo che adesso il governo centrale possa deliberare la nostra richiesta, insieme alle risorse necessarie per i primi interventi. Il Piano straordinario antisismico che prevede una ricognizione, da parte della Protezione civile regionale e del Genio civile, degli edifici strategici e del loro grado di sicurezza in caso di terremoto. Non abbiamo ancora il quadro chiaro dell’effettivo ammontare dei danni, perché i sopralluoghi sono solo all’inizio”.