Il prototipo è stato presentato stamattina al Polo Bioscientifico dell’Ateneo di Catania.
Il futuro è adesso. Un auto lunga 4,5 metri e capace di raggiungere i 75 Km/h, che attraverso la conversione fotovoltaica ‘on board’ dell’energie elettrica può raggiungere un’autonomia illimitata.
È il prototipo dell’“Archimede Solar Car 1.0”, realizzata da ingegneri catanesi e presentata questa mattina nei locali del Polo Bioscientifico dell’Ateneo di Catania.
La presentazione si è tenuta durante i lavori della conferenza dal titolo “Solar power automotive application for sustainable mobility” che si è svolta nell’aula magna del Polo, organizzata dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.
Nelle foto il prototipo; il sindaco Enzo Bianco a bordo del prototipo; i docenti Lanzafame e Signorello,
i relatori e lo staff al completo di Futurosolare onlus
Il prototipo è stato ideato e realizzato da “Futurosolare Onlus” grazie al sostegno del Comune di Siracusa e dell’azienda Enecom Power Hf di Torino, al coordinamento scientifico di Rosario Lanzafame ed alla collaborazione di allievi ingegneri e piccole realtà imprenditoriali siciliane.
“Archimede solar car è un vero e proprio laboratorio viaggiante – ha esordito Lanzafame, ordinario di Macchine e Sistemi energetici dell’Ateneo di Catania e vice-presidente della “Electric & New Energy Championships Commission” della Fia – è il frutto della sinergia tra Università ed un pool di piccole aziende e supportato dall’impegno dei nostri studenti laureandi a dimostrazione che è possibile conseguire un nuovo di modello di mobilità sostenibile a partire dalla condivisione col territorio dei nuovi paradigmi energetici decarbonizzati”.
“Il Cutgana – ha aggiunto Giovanni Signorello, direttore del centro di ricerca dell’Università di Catania, – da tempo è impegnato nel settore dello sviluppo sostenibile ed in particolar modo dell’utilizzo dell’energie rinnovabile tramite i corsi di formazione per Certificatore energetico degli edifici”.
Sul prototipo si è soffermato Vincenzo Di Bella, presidente dell’associazione di ricerca scientifica “Futurosolare onlus”, il quale ha annunciato che “è già in programma l’implementazione dell’attuale ‘laboratorio ecologico’ grazie alla versione 2.0 di Archimede Solar car per far sì che entri sempre più nel gotha della ricerca mondiale. Non a caso siamo stati invitati a partecipare al Solar World Challenger in programma in Australia, un evento che si svolge ogni due anni, mentre nel mese di settembre saremo in Belgio ai Campionati europei”.
“Il prototipo è stato idealizzato 10 anni fa da me – ha aggiunto Di Bella – poi abbiamo lavorato per 3-4 anni allo sviluppo grazie al contributo economico di alcuni investitori locali ed al sostegno ingegneristico dell’Università di Catania che ci ha permesso anche di entrare a far parte della rete europea del settore. Adesso contiamo su uno staff di 13 unità, in particolar modo studenti che hanno così la possibilità di sperimentare tutto ciò che hanno studiato sui libri”.
A “battezzare” su strada il veicolo elettrico, alla presenza di numerosi docenti e studenti, ma anche appassionati di motori e cittadini, sono stati il sindaco di Catania Enzo Bianco ed il direttore generale dell’Università di Catania Federico Portoghese, i quali non sono voluti mancare alla “prima” etnea del prototipo.
“Siamo orgogliosi del prototipo realizzato dai nostri ingegneri catanesi – ha esordito il sindaco Enzo Bianco alla presenza dell’assessore comunale al Risparmio energetico, Luigi Bosco – proprio ieri Catania è stata inserita tra le 5 città italiane che potranno accedere ai fondi europei per la banda extralarga, 100 Mb al secondo, che sarà realizzata entro 18 mesi. Un passo importante per la completa digitalizzazione della città e la consequenziale equiparazione alle più importanti capitali europee”.
Nel corso del convegno sono intervenuti Gianfranco Rizzo dell’Università di Salerno con una relazione su “Hysolarkit: una soluzione sostenibile per convertire le auto in veicoli ibridi solari”, il direttore R&D Enecom Power Hf di Torino Antonio Di Natale su “Solar power for a new generation of transports” e Giangiacomo Minak dellUniversità di Bologna con una relazione su “Onda solare: un veicolo che viene dal futuro”.