Pubblicato il: 29 August 2017 alle 9:54 am
Presieduta dal presidente Carlo Saggio in seduta plenaria. Si è discusso di argomenti artistici e gestionali.
Ieri si è riunito per la prima volta, presso gli uffici del Centro fieristico Le Ciminiere, il nuovo Cda del Teatro Stabile di Catania. Presieduta da Carlo Saggio, la seduta ha visto la presenza di tutti e cinque i componenti, così come previsto dallo statuto: la vicepresidente Lina Scalisi per il Comune di Catania; Loredana Lauretta per la Presidenza della Regione Siciliana; Fabio Roccuzzo per l’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo; Raffaele Marcoccio per l’Ente Teatro di Sicilia. Erano presenti anche i revisori dei conti Lorenzo Granata e Francesco Torre.
Il Cda ha affrontato argomenti riguardanti l’amministrazione dell’ente, le attività artistica e gestionale.
Il Presidente Carlo Saggio ha sottolineato che “Dal primo incontro è emerso l’affiatamento del gruppo dei membri che compongono questo Cda e la convergenza sulle priorità da affrontare in sinergia con il collegio dei revisori, nel rispetto dei rispettivi ruoli. In quest’ottica incontreremo in tempi brevissimi i lavoratori, i sindacati e gli stakeholder. Tra gli impegni di maggior urgenza e rilievo c’è ovviamente quello di portare a compimento e a buon fine l’opera di risanamento finanziario pianificato dall’articolato e fondamentale lavoro compiuto dal commissario Giorgio Pace. Al contempo provvederemo a completare l’organigramma previsto dallo Statuto con la nomina della figura del direttore, che individueremo attraverso una procedura di evidenza pubblica. Soprattutto, a motivare il Consiglio è la volontà di operare nell’interesse esclusivo dell’istituzione e di proseguire nel percorso del suo rilancio in ambito regionale e nazionale, con un’azione responsabile che coniughi all’offerta artistica e culturale una concreta apertura alla società civile. A guidare le nostre scelte sarà il bene superiore del Teatro Stabile di Catania e una progettualità all’altezza del ruolo che gli compete in forza della sua storia ultra cinquantenaria”.
