Barbagallo e Bianco hanno ringraziato il commissario straordinario Giorgio Pace per l’opera svolta.
A oltre un anno dalla nomina del commissario straordinario dell’ente, ieri 23 agosto è stato nominato il Consiglio di amministrazione del Teatro stabile di Catania.
Ne hanno dato notizia l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo e il sindaco Enzo Bianco in una nota congiunta.
La nomina è avvenuta negli uffici del Centro fieristico da parte dell’Assemblea dei Soci presieduta dal commissario straordinario Giorgio pace.
I cinque componenti del Cda sono: il notaio Carlo Saggio, designato dalla Città Metropolitana etnea, presidente; Lina Scalisi, ordinario di Storia moderna del Disum dell’Università di Catania, per il Comune di Catania, vicepresidente; Loredana Lauretta, dirigente del Museo archeologico di Gela, per la Presidenza della Regione Siciliana; il funzionario Fabio Roccuzzo per l’Assessorato regionale al Turismo.
Confermato l’imprenditore Raffaele Marcoccio per l’Ente Teatro di Sicilia, primo nucleo da cui si sviluppò sessant’anni fa il Teatro Stabile di Catania.
La designazione del Cda è avvenuta alla presenza dei rappresentanti dell’Assemblea dei Soci: l’assessore alla Cultura Orazio Licandro per il Comune di Catania, la dirigente regionale Daniela Lo Cascio per la Regione Siciliana, il funzionario Silvana Cardì per la Città Metropolitana di Catania, Raffaele Marcoccio per l’Ente Teatro di Sicilia.
Sono intervenuti anche i revisori dei conti Lorenzo Granata e Francesco Torre.
Nella loro nota congiunta, Barbagallo e Bianco hanno sottolineato che “Il ripristino degli organi statutari segna un passo fondamentale, quello della riconsegna dello Stabile nelle mani della Società civile catanese, ma è indice anche del superamento della gravissima crisi che aveva compromesso la sopravvivenza stessa del teatro. La salvezza dell’ente, appena un anno fa gravemente compromessa, la salvaguardia dei lavoratori e dell’occupazione, il riposizionamento dell’istituzione in ambito regionale e nazionale sono stati gli obiettivi raggiunti, dando soluzione a un’emergenza che rischiava di affondare un’istituzione storica della città, vanto del teatro italiano nel mondo”.
Per il Teatro Stabile, come hanno aggiunto nella loro nota, “Si apre una fase importante, in un’ottica di rinnovamento che ha richiesto tutto il nostro impegno. La scelta di Carlo Saggio alla presidenza, di Lina Scalisi alla vicepresidenza e degli altri componenti è garanzia di legalità e sana gestione anche per il futuro. Carlo Saggio, intellettuale di rilevante prestigio, esperienza e rigore etico, viene infatti affiancato da componenti di alto profilo. Ci piace poi evidenziare un’analogia, non casuale, con la figura di un altro notaio il cui nome è rimasto indissolubilmente legato alla nascita stessa dell’istituzione Stabile: quel Tanino Musumeci che fu tra i padri fondatori dell’ente”.
Barbagallo ha aggiunto che “Il Cda è chiamato a proseguire nell’azione di rilancio dell’ente, impostata e realizzata dal commissario Giorgio Pace, nominato un anno fa dall’Assessorato che ho l’onore di dirigere, e al quale va il più sentito e riconoscente ringraziamento per l’opera svolta da parte di tutta l’Assemblea dei Soci. Un risultato affatto scontato. Affidiamo ora lo Stabile in buone mani e consegniamo al nuovo Cda un teatro risanato sul piano finanziario-gestionale e in pieno rilancio nazionale, grazie al livello della stagione 2017-18 che si inaugurerà in ottobre, nell’anno pirandelliano, con Sei personaggi in cerca di autore”.
Pace era stato nominato commissario straordinario nel luglio 2016. Nello scorso settembre il teatro è stato riaperto dopo mesi di chiusura, grazie ad un’articolata opera di rilancio.
Sotto la gestione di Pace l’ente è stato ammesso al Fondo regionale del Ris con un prestito di 4 milioni di euro che sarà destinato ai debiti pregressi, a loro volta rinegoziati attraverso la proposta di accordo sulla composizione e ristrutturazione del debito, presentata dall’organismo la “Tutela degli onesti”. Con un articolato meccanismo si è arrivati all’accoglimento della richiesta avanzata dallo Stabile al Tribunale di Catania, il quale in febbraio ha sospeso tutte le procedure di pignoramento in corso nei confronti del teatro.