di Chiara Carbone.
La macchina del Teatro Bellini, lentamente si rimette in moto. Stamattina gli artisti si sono riuniti per le prove del concerto di Sant’Agata che si terrà il prossimo venerdì 24 gennaio.
“La situazione è complicata, il Teatro è stato decapitato di tutte le figure dirigenziali – dichiara a Catania Pubblica Antonio D’amico, segretario generale Fistel-Cisl -. Attendiamo che la burocrazia faccia il suo corso e speriamo di poter presentare ai catanesi la stagione lirica 2014 entro il 31 gennaio.”
Se questa scadenza non venisse rispettata infatti, l’Ente lirico potrebbe perdere un milione e mezzo dei fondi Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo.
“Attualmente il bilancio 2014 – continua D’Amico – è in mano ai revisori dei conti e aspettiamo che in questi giorni il Commissario di Stato approvi la finanziaria del governo siciliano, così che possano essere sbloccati anche i fondi destinati al Teatro.”
“Il nuovo commissario, si è dimostrato molto disponibile – aggiunge il segretario di Fistel-Cisl-anche per quanto riguarda la questione degli stagionali, lavoratori precari che ricoprono varie mansioni, e che speriamo di reintegrare al più presto.”
Ancora titubanti però rimangono diversi lavoratori, che in questi giorni hanno dato vita ad una protesta indipendente dalle sigle sindacali, chiedendo a gran voce le dimissioni del sovrintendente Rita Gari Cinquegrana (guarda il video del presidio davanti al Teatro Sangiorgi).
“Come sindacati – conclude D’Amico – abbiamo deciso di sospendere lo stato di agitazione. Capiamo la rabbia della gente, ma le dimissioni del sovrintendente erano già state richieste mesi fa e non pensiamo che sia questa la priorità per il Teatro. L’importante per il momento è riuscire a ripartire e dare il via alla ricostruzione.”