A sostenerlo diversi cittadini che sabato sera si sono riuniti per discutere le controproposte da presentare all’amministrazione.

Guarda il servizio.

“Sabato un centinaio di persone – spiega Danilo Pulvirenti, organizzatore della manifestazione Non So Stare a Catania Pubblica – si sono riappropriate della piazza, che per una sera è ritornata quello che dovrebbe essere, uno spazio di aggregazione e di confronto”.

“È stata una bellissima esperienza e durante la serata abbiamo potuto constatare – ci dice ancora Pulvirenti – che il servizio offerto è un fallimento: il parcheggio e i Movidabus sono rimasti praticamente vuoti per tutto il periodo della durata della tariffa, i parcheggiatori abusivi continuano a essere presenti in zona e il traffico verso il centro storico è sempre un caos”.

“Raccoglieremo le proposte che sono venute fuori durante la serata – conclude Pulvirenti – e alcuni rappresentanti di Città Insieme hanno proposto di organizzare un incontro pubblico con i rappresentanti dell’amministrazione per un confronto e soprattutto per avere delle risposte sulle eventuali tempistiche di attuazione”.

Presenti alla manifestazione anche alcuni degli attivisti di #Salvaiciclisti, Viola Sorbello, Alessio Marchetti, Amedeo Paladino e Andrea Genovese, che hanno preso parte all’occupazione simbolica della piazza non come associazione, ma come cittadini con a cuore il tema della mobilità.

I rappresentanti dell’associazione già qualche giorno fa, durante un incontro con l’assessore Rosario D’Agata, avevano richiesto l’attivazione del tavolo tecnico istituito lo scorso 14 novembre 2014 e presentato alcune proposte.

“Il tavolo tecnico – dicono gli attivisti – secondo gli accordi raggiunti, avrebbe dovuto coinvolgere la partecipazione di tutte le parti sociali e di ogni associazione, rappresentanza di categoria, comitato e movimento di volta in volta interessato, al fine di consentire la partecipazione “dal basso” nei processi decisionali che riguardano la città e che incidono sulla vita quotidiana e sugli spostamenti dei cittadini”.

“Se il tavolo fosse stato attivato in tempo – sostengono #Salvaiciclisti ed altre associazioni – si sarebbe potuto evitare il malcontento generato dal provvedimento che ha istituito il Movida bus, il parcheggio in piazza Carlo Alberto e il pedaggio notturno degli stalli sostare”.

Queste le richieste presentate all’assessore alla mobilità:

1) Mantenimento tariffazione serale notturna per il parcheggio nella zona limitrofa alla Ztl;
2) soppressione del “Movida Bus” in piazza Carlo Alberto ed attivazione dello stesso in piazzale Sanzio, che per l’occasione diventa parcheggio scambiatore con il fine di decongestionare dal traffico e dal parcheggio di auto il centro storico e di renderlo più godibile agli avventori di pub e locali;
3) rendere sia il Movida bus che il parcheggio di piazzale Sanzio gratuito in attuazione di un meccanismo di premialità a favore di chi effettui la scelta etica di non spingersi con la propria auto fino al centro storico evitando di inquinare e congestionare piazze ed aree da dedicare più proficuamente al transito di persone piuttosto che di motori;
4) solo in un secondo momento, se i cittadini dimostreranno di voler adottare la buona pratica di lasciare l’auto presso i parcheggi scambiatori, individuare altre aree di parcheggio lontane dal centro storico nelle quali attivare altre navette gratuite dai parcheggi scambiatori individuati;
5) implementazione BRT estendendo il servizio fino alle due di notte;
6) trasparenza riguardo i proventi derivanti sia dalla tariffazione notturna delle strisce blu che dalle sanzioni elevate nella occasione. Ma anche individuazione di progetti specifici da realizzare con una percentuale di essi in attuazione dell’ articolo 208 del Codice della Strada che dispone per l’appunto la destinazione di una percentuale dei proventi “per progetti a favore tutela degli utenti deboli della strada quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti”.

Foto e immagini video di Alessio Marchetti.