Uranio impoverito: un anno dalla scomparsa di Salvo Cannizzo.
Si celebrerà domani, 17 settembre alle 18 e 30 presso la Parrocchia della Resurrezione del Signore in viale Castagnola a Librino, la Messa in memoria di Salvo Cannizzo, l’ex sottoufficiale del Reggimento San Marco scomparso un anno fa.
Cannizzo, da molti conosciuto anche per il suo impegno come consigliere della IX municipalità, si è spento a soli 36 anni a causa di una neoplasia cerebrale, probabilmente causata dal contatto con l’uranio impoverito durante una delle sue missioni in Kosovo.
Diciassette anni di servizio, venticinque missioni, poi nel 2006 la diagnosi della malattia, due interventi che lo avevano portato gradualmente a perdere l’uso di una mano e di un braccio. Infine nel 2011 il congedo, con una pensione di 769 euro al mese.
Da quel momento è cominciata la sua battaglia affinché lo stato riconoscesse la causa di servizio e si assumesse le proprie responsabilità.
A luglio, qualche mese prima della sua morte, l’ex ufficiale si era incatenato davanti la sede catanese della Regione: “Lo stato mi ha ripagato mandandomi in pensione e ora non so come vivere. Ormai mi rimangono pochi mesi di vita, ma ci sono tanti colleghi che stanno male e sono nella mia stessa condizione“, aveva raccontato a Catania Pubblica.
Per dare più forza alla sua protesta aveva anche intrapreso uno sciopero della chemioterapia.
”Non posso scegliere come vivere, però posso scegliere come morire, per questo ho deciso di non sottopormi più a chemioterapia”, aveva dichiarato. (Guarda l’intervista http://vimeo.com/45078036).
Su Facebook il gruppo aperto in sua memoria (https://www.facebook.com/groups/421421037917152/) conta più di 3500 iscritti: sulla bacheca gli amici tuttora ricordano Salvo lasciando messaggi d’affetto e cercando di mantenere vivo il suo ricordo e l’interesse per la sua causa.
Altri servizi su Salvo Cannizzo
https://www.cataniapubblica.tv/morto-salvo-cannizzo-ammalato-di-tumore-dopo-una-missione-in-kosovo/