Etna: interrotta escursione capeggiata da guida abusiva
Etna interrotta escursione. Oltre i 3000 metri di quota un gruppo di turisti è stato fermato e scortato a quote più basse. La Guardia di Finanza raccomanda prudenza. “Salire solo con personale qualificato”.
Una guida alpina abusiva, che stava accompagnando, senza le previste autorizzazioni, un gruppo di 15 turisti sulla vetta dell’Etna è stata scoperta dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi.
Il gruppo in escursione è stato trovato ad oltre 3000 metri di quota nel territorio del comune di Maletto ed è stato scortato dai militari fino alle quote di “sicurezza” previste dalle ordinanze emesse dai competenti Enti locali.
La guida abusiva è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Catania per i reati di esercizio abusivo della professione nonché per inottemperanza alle ordinanze che vietano l’accesso alle aree sommitali del vulcano alle persone non abilitate né autorizzate.
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza sottolinea come “La normativa di settore, nazionale e regionale, a riguardo, sancisce che solo le Guide Vulcanologiche e le Guide Alpine, quali figure professionali che hanno conseguito, dopo un arduo corso di formazione, tutte le necessarie competenze tecniche e fisiche per operare in assoluta sicurezza in tali ambienti, possono accompagnare gli escursionisti nell’ascesa alle zone sommitali dei Vulcani”.
Il Comando raccomanda di programmare le escursioni del vulcano con cautela e nel rispetto delle restrizioni di accesso, avvalendosi, per le attività in alta quota, esclusivamente di professionisti autorizzati, ricordando che i soccorritori della Guardia di Finanza conducono quotidianamente operazioni in aiuto di persone che, anche solo per i repentini cambiamenti climatici che caratterizzano l’Etna, si trovano ad affrontare situazioni di pericolo per la loro incolumità.
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza – per il cui arruolamento di 30 allievi finanzieri del contingente ordinario, specializzazione “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)”, è in atto un concorso per titoli ed esami, assolve prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati e concorre, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio, all’espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati al Corpo.