Rifiuti: Adiconsum “La situazione resta drammatica”. VIDEO
Differenziata all’11% e Catania ancora in vetta alla classifica dei produttori di rifiuti pro-capite. L’associazione dei consumatori chiede all’amministrazione impegni concreti e chiarezza.
Il convegno che si è tenuto stamattina sul tema “Differenziata: Catania può ancora aspettare?”, organizzato da Adiconsum Catania, in collaborazione con Cisl e il dipartimento di Scienze politiche dell’Università, ha inteso di fare il punto sulla situazione che riguarda la raccolta e lo smaltimento rifiuti nel capoluogo etneo.
Il quadro che emerge dai dati ufficiali (ISPRA, Comune di Catania – Assessorato Ecosistema Urbano e Catasto Rifiuti Nazionale) presentati dall’associazione dei consumatori era e rimane drammatico. Nel 2013 la percentuale di raccolta differenziata è stata inferiore al 10% e nel 2014 lievemente superiore al 11%. I dati del bimestre gennaio/febbraio 2015 mostrano un dato in linea, anzi lievemente più basso. La produzione pro-capite di rifiuti resta inoltre a livelli elevati. Ogni catanese infatti ha prodotto quotidianamente circa 1,8 kg di rifiuti, raggiungendo, anche quest’anno, la vetta della classifica nazionale tra i maggiori produttori di rifiuti.
“Catania non è certo un caso isolato – ha detto il presidente regionale Adiconsum Vincenzo Romeo – nel contesto siciliano. Infatti tutte le grandi città dell’isola vivono situazioni pressoché drammatiche. Si pensi alla condizione che vive Messina o i gravi e annosi problemi che affronta da anni lo stesso capoluogo. Occorre un intervento deciso a livello regionale – ha concluso Romeo – capace di superare le molteplici difficoltà spesso frutto di cattive gestioni e di dare finalmente alle grandi città dell’isola una strategia seria ed efficace che sappia con coraggio affrontare il problema dei rifiuti”.
“I ritardi delle amministrazioni di questa città, compresa l’attuale, sono del tutto evidenti e il panorama su cui si inseriscono i buoni propositi è dunque cupo – ha detto Emanuele Bonomo, presidente Adiconsum Catania -. Questo detto, siamo comunque lieti nel registrare che, a poche ore dal nostro convegno, il Comune abbia annunciato l’avvio della sperimentazione della raccolta porta a porta a Santa Maria Goretti; l’avvio della raccolta porta a porta nell’area della Fiera; l’avvio del porta a porta a ottobre di quest’anno nella zona di pertinenza comunale ed infine, nel marzo del 2016, con il nuovo bando, la raccolta porta a porta nell’intero territorio cittadino”.
Rimangono da chiarire, secondo l’associazione dei consumatori, le scelte dell’amministrazione. Essendo stato infatti già annunciato un preciso crono-programma, che cambierà radicalmente il modello di raccolta, non si comprende se le iniziative di Santa Maria Goretti e della Fiera siano una sperimentazione o una effettiva e graduale introduzione del nuovo modello.
L’Adiconsum ha dunque chiesto all’amministrazione comunale se abbia preso una decisione definitiva e quindi Catania dovrà prepararsi al cambiamento, oppure se, per qualche mese ancora, la stessa dovrà convivere con diversi tipi di raccolta e gestione dei rifiuti, in attesa di un responso definitivo sulla sperimentazione.
“Nel primo caso – ha concluso Bonomo – attendiamo una comunicazione chiara circa i processi e i costi del nuovo modello, nel secondo invece aspettiamo i risultati dei test, per capire se, il modello sperimentato, potrà essere effettivamente esteso a tutta la città, in che tempi e con quale impatto sul piano economico e finanziario”.
Intervenuto ai lavori l’assessore all’ecosistema urbano Rosario D’Agata ha confermato il cronogramma elencato da Bonomo. La direzione intrapresa dall’amministrazione, ha detto, è quella di andare verso una raccolta porta a porta in tutta la città, anticipando che il milione di euro proveniente dagli avanzi di bilancio della gestione (che l’amministrazione intendeva utilizzare per uno sconto sulla Tari e che poi per decisione del Consiglio era stato scelto invece di indirizzare per l’incremento delle percentuali di differenziata) sarà utilizzato proprio per rendere sostenibile economicamente il porta a porta e per ristrutturare l’isola ecologica di Nesima, dicendosi poi disponibile all’istituzione di un osservatorio sui rifiuti, sollecitato l’anno scorso proprio da Adiconsum.
La segretaria generale dell’Ust Cisl Rosaria Rotolo, ha invece puntato l’attenzione sulle grandi ricadute occupazionali che avrebbero degli investimenti nel settore della trasformazione dei rifiuti.
All’incontro ha partecipato anche il commissario dell’Ipi Oikos Riccardo Tenti che ha illustrato le difficoltà nella gestione straordinaria dell’appalto, mentre il vicepresidente del Consiglio comunale Sebastiano Arcidiacono ha chiesto all’amministrazione di prendere nuovamente in considerazione la sua proposta di istituzione degli ispettori ambientali, bocciata dall’avvocatura comunale.
Anche la coordinatrice del master di Scienze Politiche, realizzato in collaborazione con Adiconsum dal titolo “Customer Care e tutela dei consumatori”, Rita Palidda, nel corso del suo intervento ha ribadito: “Quello dei rifiuti è il problema più grave che la nostra città e l’intera regione devono affrontare e per farlo è importantissimo il coinvolgimento dei cittadini da parte dell’attore pubblico”.
Nella foto da sinistra: Tenti, Rotolo, D’Agata, Maiocchi, Catanzaro, Palidda, Romeo, Bonomo
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