Sequestro Ciancio: Pogliese, timori per le attività imprenditoriali
Il primo cittadino interviene sulla vicenda dell’editore auspicando che le attività imprenditoriali confiscate vengano garantite nella loro prosecuzione di libero mercato.
In merito ai provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria contro le proprietà patrimoniali dell’editore Mario Ciancio, il sindaco Salvo Pogliese diffonde la seguente nota:
“Le misure di prevenzione al patrimonio dell’editore Mario Ciancio disposte dal Tribunale, sulla scorta di un poderoso lavoro investigativo della Procura, rappresentano un segnale che deve scuotere istituzioni e cittadini e che tuttavia desta non pochi timori.
Fermo restando il diritto di Ciancio e dei suoi familiari a potersi difendere in ogni sede di giudizio per dimostrare l’estraneità alle contestazioni, è necessario che le numerose attività imprenditoriali confiscate vengano garantite nella loro prosecuzione di libero mercato, per non aggravare il già fragile tessuto imprenditoriale locale, segnato da difficoltà economiche e tagli occupazionali.
Se questo vale per ogni settore delle aziende assoggettate ad amministrazione giudiziaria, la preoccupazione si accresce per le attività editoriali che vanno garantite anche per la loro funzione sociale informativa, valore indispensabile di confronto e dialogo per una comunità che deve poter contare una stampa libera e autonoma.
Un diritto che va tutelato in ogni modo, con la prosecuzione con piani editoriali che salvaguardino la professionalità dei giornalisti, in verità mai messa in discussione, ma anche la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali.
Il giornale e le altre aziende editoriali del gruppo Ciancio devono continuare a rimanere patrimonio anzitutto di quanti vi lavorano con passione e competenza, come dimostra la disponibilità dell’autorevole giornalista Antonello Piraneo ad assumere la direzione del giornale La Sicilia, quotidiano che da oltre 70 anni rappresenta una colonna dell’informazione isolana”.