Sanità: i medici siciliani interrogano i candidati governatori
Regionali Sicilia sanità. Cinque quesiti posti dall’Anaao Assomed sulle scelte che gli aspiranti presidenti della Regione faranno per il settore.
A meno di una settimana dalle votazioni, l’Anaao-Assomed chiede ai candidati governatori quale sarà l’attività che la Giunta di Governo, da loro nominata, metterà in campo nei primi 180 giorni per:
1) Portare all’efficienza il sistema-territorio in termini di: maggiore integrazione con la rete ospedaliera, aumento delle tutele dei soggetti “fragili”, incremento dell’offerta riabilitativa negli ambiti specialistici più carenti.
2) Determinare una riduzione del numero di cittadini siciliani che emigrano verso Veneto, Lombardia, Emilia, Toscana, per cercare una risposta sanitaria di maggiore efficienza. Questo crea infatti un pesante deficit che si traduce in minori quote del Fondo Sanitario nazionale per la Sicilia.
3) Far diminuire la migrazione di giovani neo-laureati o specialisti verso servizi sanitari regionali più evoluti in ambito nazionale o addirittura verso altre nazioni.
4) Creare condizioni di lavoro più sicure (certezza delle assunzioni, sicurezza sul luogo di lavoro, aumento delle possibilità di migliore la formazione professionale) per tutti gli operatori della sanità siciliana.
5) Migliorare l’etica della nomina dei vertici delle aziende del servizio sanitario regionale, vista l’impresentabilità di molti di essi, nominati nel recente passato.
Le domande poste dall’associazione dei medici siciliani seguono di poco la pubblicazione dei dati relativi ai 35 principali indicatori di attività in ambito sanitario. La cosiddetta Griglia LEA per l’anno 2015 pone infatti ancora una volta la Sicilia tra le regioni in coda al gruppo con un punteggio di 153, ben al di sotto del limite minimo, spiga l’Anaao Assomed.
Questo evidenzia l’incapacità del Servizio Sanitario Regionale -dice ancora l’associazione- a dare risposte efficaci soprattutto nel campo della gestione delle cronicità, nel rapporto ospedale territorio, nel numero di hospice e servizi psichiatrici, nelle coperture vaccinali ed anche nel numero dei T.C.
Inoltre rimane oltre la media nazionale il tasso di mortalità perinatale (indicatore di efficienza globale del sistema sanità di un’organizzazione).
Non accenna a diminuire la spesa per le cure fuori Sicilia dei cittadini stanchi di liste di attesa interminabili o di percorsi assistenziali incompleti e farraginosi.
“Tutti e cinque gli aspiranti alla presidenza della Regione Siciliana – spiega Pietro Pata, segretario regionale Anaao Assomed – hanno focalizzato i loro interventi sulla “impresentabilità” dei candidati – un problema serio, per carità – ma a nostro avviso poco hanno scritto circa il loro programma in un ambito che riguarda tutti i cittadini siciliani e i migliaia di operatori che vivono e soffrono in questo sistema che arranca”.