Salvaciclisti: “Chiediamo una mobilità sostenibile non di sgambettare”.
Il gruppo risponde all’invito dell’amministrazione di partecipare alla ciclopedalata del Porto.
Arriva la risposta di Salvaciclisti all’Assessore alla Mobilità Rosario D’Agata e al sindaco Enzo Bianco in seguito all’invito dell’Amministrazione di unirsi alla ciclopedalata verso il Porto organizzata per domenica 19 ottobre.
“Grazie innanzitutto per la solidarietà dimostrata ai ciclisti ed ai cittadini perbene per i fatti del Lungomare – scrivono i rappresentanti di Salvaciclisti in una nota sottoscritta anche dalle associazioni Catania CAR pooling, Etna freebike, CentroContemporaneo e Ruote Libere. Rispondiamo volentieri al vostro invito di pedalare al porto. Tuttavia ci preme mettere in chiaro alcune cose.”
“Le nostre associazioni – aggiungono – non hanno finalità ludico-sportive. I cittadini che ci sostengono lo fanno perché hanno inteso quali sono i nostri obiettivi. E se ci seguono è perché credono che la partecipazione alle nostre azioni possa mandare un messaggio preciso al governo della città. Vedono una città affogata nel traffico mentre non vedono all’orizzonte misure idonee da parte dell’amministrazione e protestano insieme a noi per una mobilità sostenibile a Catania. Mobilità sostenibile: concetto ampio che include l’idea di una maggiore attenzione per le biciclette ma non si riduce certo solo a questo.”
“Non siamo “i ciclisti” – continua la nota – questo sia ben chiaro a tutti. Una lettura superficiale o peggio in mala fede vorrebbe ridurre la portata della rivoluzione pacifica che sta riguardando una grande fetta della città. Una rivoluzione fatta anche da gente che la bici non la usa. Neanche la domenica.”
“Tanto premesso – scrivono ancora i rappresentanti delle associazioni – ci aspettiamo che a questa gente sia dato conto dei prossimi interventi in città in tema di mobilità sostenibile. Sia data risposta ad alcune domande come: si sta provvedendo alla realizzazione della pista ciclabile al lungomare? É fra gli obiettivi della amministrazione la efficienza dei mezzi pubblici e la realizzazione delle nuove linee della BRT con lo spazio per le bici che favoriscano la intermodalità? Si sta provvedendo alla costituzione di nuove ZTL in centro storico, richieste fra l’altro, anche da un gruppo di commercianti? Si sta pensando alla attivazione di un servizio di CAR sharing ed alla promozione del CAR pooling? E, a proposito di porto, si sta pensando di congiungere la città alla pista ciclabile della Playa? Ma sopratutto si sta realizzando il “tavolo tecnico per la mobilità” promesso dall’assessore D’Agata che dovrebbe introdurre processi decisionali condivisi che vedono la partecipazione di associazioni, parti sociali e cittadini?
“Ecco – concludono- questo per chiarire. Perché vedete è dagli equivoci che nascono i problemi. E se i ciclisti sono stati aggrediti, al di là, delle tante cose dette in questi giorni, è forse a causa anche di un malinteso nei rapporti fra amministrazione comunale e commercianti.
Dunque abbiamo pedalato al lungomare e pedaleremo al porto ma il nostro obiettivo non è “sgambettare” qua e là. È per questo che aspettiamo ansiosi e fiduciosi una pronta risposta alle nostre domande.”
Arriva la risposta di Salvaciclisti all’Assessore alla Mobilità Rosario D’Agata e al sindaco Enzo Bianco in seguito all’invito dell’Amministrazione di unirsi alla ciclopedalata verso il Porto organizzata per domenica 19 ottobre.
“Grazie innanzitutto per la solidarietà dimostrata ai ciclisti ed ai cittadini perbene per i fatti del Lungomare – scrivono i rappresentanti di Salvaciclisti in una nota sottoscritta anche dalle associazioni Catania CAR pooling, Etna freebike, CentroContemporaneo e Ruote Libere. Rispondiamo volentieri al vostro invito di pedalare al porto. Tuttavia ci preme mettere in chiaro alcune cose.”
“Le nostre associazioni – aggiungono – non hanno finalità ludico-sportive. I cittadini che ci sostengono lo fanno perché hanno inteso quali sono i nostri obiettivi. E se ci seguono è perché credono che la partecipazione alle nostre azioni possa mandare un messaggio preciso al governo della città. Vedono una città affogata nel traffico mentre non vedono all’orizzonte misure idonee da parte dell’amministrazione e protestano insieme a noi per una mobilità sostenibile a Catania. Mobilità sostenibile: concetto ampio che include l’idea di una maggiore attenzione per le biciclette ma non si riduce certo solo a questo.”
“Non siamo “i ciclisti” – continua la nota – questo sia ben chiaro a tutti. Una lettura superficiale o peggio in mala fede vorrebbe ridurre la portata della rivoluzione pacifica che sta riguardando una grande fetta della città. Una rivoluzione fatta anche da gente che la bici non la usa. Neanche la domenica.”
“Tanto premesso – scrivono ancora i rappresentanti delle associazioni – ci aspettiamo che a questa gente sia dato conto dei prossimi interventi in città in tema di mobilità sostenibile. Sia data risposta ad alcune domande come: si sta provvedendo alla realizzazione della pista ciclabile al lungomare? É fra gli obiettivi della amministrazione la efficienza dei mezzi pubblici e la realizzazione delle nuove linee della BRT con lo spazio per le bici che favoriscano la intermodalità? Si sta provvedendo alla costituzione di nuove ZTL in centro storico, richieste fra l’altro, anche da un gruppo di commercianti? Si sta pensando alla attivazione di un servizio di CAR sharing ed alla promozione del CAR pooling? E, a proposito di porto, si sta pensando di congiungere la città alla pista ciclabile della Playa? Ma sopratutto si sta realizzando il “tavolo tecnico per la mobilità” promesso dall’assessore D’Agata che dovrebbe introdurre processi decisionali condivisi che vedono la partecipazione di associazioni, parti sociali e cittadini?
“Ecco – concludono- questo per chiarire. Perché vedete è dagli equivoci che nascono i problemi. E se i ciclisti sono stati aggrediti, al di là, delle tante cose dette in questi giorni, è forse a causa anche di un malinteso nei rapporti fra amministrazione comunale e commercianti.
Dunque abbiamo pedalato al lungomare e pedaleremo al porto ma il nostro obiettivo non è “sgambettare” qua e là. È per questo che aspettiamo ansiosi e fiduciosi una pronta risposta alle nostre domande.”
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