Pubbliservizi: sindacati sul piede di guerra. Chiesto nuovo organigramma
Organigramma Pubbliservizi | Giorno 26 nuovo incontro per discutere del documento. Sul fronte sprechi emersi pagamenti extra per l’indennità strada.
di Salvatore Giuffrida
Un nuovo incontro tra la presidenza e i sindacati per discutere dell’organigramma della Pubbliservizi si terrà venerdì 26 gennaio.
Le rappresentanze sindacali presenti alla riunione di giovedì scorso hanno infatti ritenuto che il documento predisposto dal presidente della partecipata Silvio Ontario, non fosse funzionale per l’espletamento dei servizi da parte dell’ l’azienda secondo quanto prescritto dal contratto con la Città metropolitana, e pertanto è stato chiesta la predisposizione di uno nuovo.
Rita Ponzo, segretaria Fisascat Cisl, contattata telefonicamente da Catania Pubblica, ha spiegato di aver fatto presente nel corso della riunione che gli esuberi presentati dall’azienda riguardano proprio il personale operativo che serve ad espletare i servizi. “Con 10 persone non si possono aprire tre musei – afferma la sindacalista -.”
“Anche sul fronte costo del lavoro ci sono delle discordanze – ha continuato la sindacalista- fra le cifre considerate nell’organigramma e il numero di matricola dei lavoratori”.
Un particolare sulle passate gestioni di cui si è discusso durante la riunione ci è stato riferito dal rappresentante sindacale Fisascat Cisl Giovanni Zucchero, che afferma: “Molte cose sono sempre state gestite con poca trasparenza. Un esempio è il bonifico fatto a 93 lavoratori per gli arretrati dell’Indennità strada, per un totale di 55.122,84 euro (vedi foto). La stranezza è che al servizio manutenzione stradale e verde siamo solo 69. Ma come è possibile che sia successo tutto ciò nelle gestioni passate?” (e noi aggiungiamo e chi sono stati, se ci sono stati, i beneficiari extra?).
Secondo quanto riferitoci dal sindacalista, Ontario ha dichiarato di aver dovuto pagare le indennità poiché erano situazioni pregresse ma che da ora in poi questa indennità sarà pagata solo a chi spetta da contratto, così come specificato in una comunicazione da parte della direzione (vedi foto sotto). Una situazione quindi che lascia perplessi i sindacati che come ha affermato Rita Ponzo faranno “certamente denuncia alle autorità giudiziarie”.
Critico sull’organigramma presentato da Ontario anche il segretario generale Filcams Cgil Davide Foti, che contattato telefonicamente da Catania Pubblica ha spiegato che “Il piano messo sul tavolo dalla direzione della Pubbliservizi, non è funzionale ai lavori che debbono essere espletati, così come descritti dal contratto di servizio, che peraltro impone delle limitazioni economiche abbastanza restrittive per quello che riguarda il costo del lavoro. La situazione aziendale è pertanto molto delicata e noi come sindacato abbiamo chiesto più volte l’eliminazione degli sprechi. Per questo giorno 26 – ha continuato Foti – ci rivedremo in un tavolo tecnico anche per studiare i numeri e capire dove poter intervenire”.
Alle critiche dei rappresentanti di Cgil e Cisl, si è accodato Santo Fascetto del sindacato autonomo Confliaa Centro Storico, il quale ha dichiarato che “Durante la riunione ho proposto di mettere sul tavolo i contratti di assunzione e le ultime buste paghe, poiché vogliamo risalire al marcio che sta in questa azienda. In più – ha continuato Fascetto – voglio indire un referendum aziendale per chiedere a tutti i lavoratori di tornare ai livelli di assunzione. Io vedo poche altre strade da percorrere per salvare questa azienda, e non certo un Fis che in tre anni ci porterebbe tutti alla fame con paghe da 500 euro al mese”.
Il 26 gennaio vi sarà pertanto un’altra riunione tra la dirigenza della Pubbliservizi e le parti sociali, incontro che precederà di 4 giorni l’assemblea dei soci, durante la quale – come ci ha riferito Ontario la scorsa settimana – sarà approvato il bilancio e modificato lo statuto dell’azienda in modo tale da poter svolgere dei lavori di manutenzione per i comuni, come Adrano e Camporotondo Etneo che hanno già fatto richiesta il mese scorso.