Il Gastronomo educato: filetti di pollo su agretti o barba del frate
Agretti
Sono questi gli ultimi giorni della stagione degli agretti, che va dai mesi di febbraio-marzo, nei climi più caldi della nostra penisola, a quelli di maggio-giugno.
Gli agretti, chiamati anche barba del frate (e che durante il periodo fascista assunsero la denominazione di barba del Negus, termine con il quale si trovano ancora, sempre più raramente, sui banchi dei mercati), sono una verdura molto fresca e croccante, filiforme, che ricorda l’erba cipollina, alla quale si possono anche accompagnare per creare un gustoso condimento per la pasta.
Li provai una volta in un ristorante di Bologna, serviti come letto su cui venne adagiato un filetto di spigola al vapore, e la combinazione era veramente ottima.
La ricetta che vi propongo oggi è ispirata a quella, ma utilizza il pollo al posto del pesce, è di facilissima e veloce preparazione e garantisce ottimi risultati.
Per quattro persone prendete due mazzi di agretti, circa seicento-ottocento grammi, un limone, sette etti di petto di pollo a fettine alte un centimetro, una bustina di zafferano e il succo di mezza arancia.
Preparazione
Pulite gli agretti eliminando le radici e le parti legnose e ripassateli più volte in acqua fredda per lavarli ed eliminare le impurità, compresi i fili di altre erbe selvatiche che si possono trovare frammisti nel mazzo.
Mettete a bollire dell’acqua con sale e nel frattempo tagliate a listarelle i petti di pollo.
Quando l’acqua bolle versate gli agretti e fate cuocere per non più di cinque minuti, scolandoli avendo cura che restino croccanti.
Mentre gli agretti cuociono, mettete due cucchiai d’olio extra vergine in un tegame antiaderente, e quando l’olio è caldo aggiungete i petti di pollo già tagliati.
Aggiungete un pizzico di sale, fate rosolare, poi aggiungete una tazzina d’acqua e fate cuocere per qualche minuto.
Aggiungete il succo di mezza arancia, poi fate sciogliere una bustina di zafferano in una tazzina d’acqua calda e completate la cottura.
Servite nei piatti predisponendo un letto di agretti conditi con pochissimo olio e succo di limone, accomodate sopra i petti di pollo, spolverate con scorza di limone grattugiato, e servite.