Bici sui bus: Salvaiciclisti chiede all’Amt l’applicazione del nuovo CdS
È da tempo che il gruppo aspetta l’installazione di rastrelliere per i mezzi a due ruote. (Foto scattata nel 2013 all’inaugurazione del Brt).
Torna alla carica il gruppo Salvaiciclisti che proprio nel corso della Settimana europea di mobilità sostenibile, chiede all’Azienda metropolitana trasporti di applicare la legge 2/2018 sulla mobilità ciclistica approvata il 22 dicembre del 2017 della Commissione Trasporti del Senato che, spiega il gruppo,
chiarisce definitivamente la possibilità di installare i portabiciclette a sbalzo sugli autobus di linea, come da noi a più riprese proposto.
Di seguito il testo integrale della lettera giunta in redazione.
Il 15 febbraio 2018 è entrata in vigore la legge 2/2018 sulla mobilità ciclistica approvata il 22 dicembre del 2017 della Commissione Trasporti del Senato.
La legge, tra le altre cose, chiarisce definitivamente la possibilità di installare i portabiciclette a sbalzo sugli autobus di linea, come da noi a più riprese proposto.
Già nel 2013, un’interpretazione a nostro avviso eccessivamente, quando non pretestuosamente, letterale del Codice della Strada allora in vigore aveva, infatti, bloccato in itinere – a collaudo del portabici già effettuato durante la prima corsa di prova del BRT – la nostra richiesta.
Ma all’articolo 9 la nuova legge dispone proprio la modifica del Codice della Strada, stabilendo in maniera inequivocabile che: «Gli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea possono essere dotati di strutture portasci, portabiciclette o portabagagli applicate a sbalzo posteriormente o, per le sole strutture portabiciclette, anche anteriormente»; e che: «Nel caso di autobus da noleggio, da gran turismo e di linea, in deroga al comma 2, e’ consentito l’utilizzo di strutture portabiciclette applicate a sbalzo anteriormente; tale struttura puo’ sporgere longitudinalmente dalla parte anteriore fino ad un massimo di 80 cm dalla sagoma propria del mezzo».
Ed è così che arriviamo all’ultimo incontro dell’aprile 2018 in cui una delegazione di Salvaiciclisti, Codice alla mano, porta a conoscenza l’attuale Presidente dell’AMT, avvocato La Rosa, delle avvenute modifiche, con l’invito a prenderne visione e comunicarci, appena possibile, la propria strategia in merito.
Siamo ancora in attesa di una risposta ed è per questo che oggi – nel corso di una “Settimana Europea della Mobilità Sostenibile” fitta di convegni, passeggiate in città e manifestazioni di buoni propositi – ci sembra un momento adeguato per sollecitarla.
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