Randagismo: l’amministrazione depositi la delibera per affidare il servizio
Anastasi denuncia che l’ A.N.T.A. dopo aver proposto un servizio a basso costo, attende risposte dal marzo 2016.
Sul problema randagismo, la città aspetta le risposte da parte dell’amministrazione comunale. Questa la denuncia di oggi del consigliere comunale del gruppo Grande Catania, Sebastiano Anastasi.
Il consigliere asserisce che l’A.N.T.A. (Associazione Nazionale Tutela Animali) per dare collaborazione in modo costruttivo al grave problema del randagismo in città, attraverso il proprio presidente Nazionale Bruno Mei, aveva partecipato ad un bando che il Comune stesso aveva emanato alla fine di marzo del 2016, per la realizzazione di un rifugio sanitario realizzato con una forte riduzione della spesa pubblica quantificabile sin da subito in oltre il 30% di essa e quindi con un paventato risparmio di circa 600.000,00 € annui, da destinare ad esempio al già carente comparto dei servizi sociali.
“L’ANTA in modo particolare si sarebbe impegnata – continua Anastasi – anche al recupero dei cani, alla loro sterilizzazione e al loro smistamento nelle strutture di cui la stessa dispone al nord Italia, promuovendo tra l’altro forti, radicate ed efficaci campagne di adozione e affido su scala nazionale, ottenendo in cambio la concessione gratuita del terreno dove edificare il canile e la compartecipazione di soli tre euro al mese per cane da parte del Comune; allo scadere della convenzione inoltre la proprietà dell’immobile sarebbe spettata al Comune senza vincoli di donazione ne costi”.
L’amministrazione comunale però, a quanto riferito da consigliere, non ha ancora dato nessuna risposta, poiché “secondo il parere dell’Avvocatura Comunale spetterebbe al Consiglio Comunale attraverso opportuna deliberazione decidere circa le caratteristiche del bando in quanto si tratterebbe di concessione e non di gara d’appalto”.
Anastasi ha concluso chiedendo “All’amministrazione il deposito immediato della delibera per essere passata al vaglio del Consiglio Comunale e di fornire dettagliatamente le cifre su il numero esatto dei cani randagi attualmente ricoverati presso le strutture convenzionate con il Comune di Catania, con i relativi costi giornalieri mensili e annui e il numero esatto d’interventi mensili di cattura dei cani in città con i relativi costi per gli anni 2014, 2015, 2016.”
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