Editoria: truffa aggravata per l’Ediservice. Sequestrati 726mila euro.
Alla società editrice del “Quotidiano di Sicilia”, è contestata l’indebita percezione di contributi pubblici.
La società editrice avrebbe consegnato 480.000 copie annue del quotidiano – formalmente cedute a titolo oneroso al Distributore Unico regionale – a due edicole di Catania e Palermo per essere distribuite gratuitamente. Fatto questo che non le consentiva di utilizzarle poi nel computo dei parametri per ottenere i contributi pubblici per l’editoria.
Inoltre avrebbe distribuito illecitamente, a partire dal 2012, migliaia di copie del giornale dietro contratti stipulati con soggetti economici, regolati attraverso lo scambio, in compensazione, di servizi pubblicitari.
Sono le conclusioni cui sono giunti i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, Nucleo di Polizia tributaria, in seguito a indagini svolte nei confronti dell’attività della società editrice del “Quotidiano di Sicilia”, “Ediservice S.r.l.”.
Le contestazioni riguardano, come detto, l’indebita percezione di contributi pubblici per l’editoria il cui ammontare è parametrato sui costi sostenuti e sulla diffusione del giornale, sulla base di dati certificati dai beneficiari.
Nel corso delle indagini è stato appurato che l’individuazione dei soggetti destinatari delle copie del quotidiano in abbonamento – che secondo la normativa deve essere curata dalle società sottoscrittrici, attraverso la predisposizione di specifici elenchi- sarebbe, invece, avvenuta da parte della stessa società editrice a favore di soggetti del tutto ignari, che li hanno ricevuti attraverso il servizio postale senza averli mai richiesti.
A tali conclusioni si è giunti sulla scorta di numerose audizioni effettuate nei confronti dei responsabili delle imprese sottoscrittrici degli abbonamenti e delle indicazioni fornite da funzionari del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
I finanzieri, coordinati dal gruppo per i “reati contro la criminalità economica” della Procura della Repubblica, hanno quindi eseguito nei confronti della società editrice un nuovo sequestro preventivo di oltre 726.000 euro, disposto dal G.I.P. del Tribunale etneo in relazione all’indebita percezione dei contributi di pari importo, erogati dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Parte delle somme (pari a circa 452.000 euro), già oggetto di precedente sequestro, erano state dissequestrate lo scorso 10 febbraio dal Tribunale del Riesame di Catania a causa di un “difetto motivazionale” riscontrato dai giudici nel provvedimento precedentemente adottato.
I responsabili delle due società e della ditta distributrice, dovranno rispondere del reato di truffa aggravata.
Alla società “Ediservice S.r.l.” è stata contestata, ai sensi del D.lgs. n. 231/2001, la responsabilità derivante da reato, per effetto delle condotte dei propri organi di vertice, avendo tratto dalle stesse significativo beneficio.