Inaugurazione parcheggio S. G. Galermo: per Arcidiacono è una “Fake news”
Inaugurazione parcheggio S. G. Galermo. Il vicepresidente del consiglio comunale: “L’inaugurazione risale al 2007 con Scapagnini. Chiuso solo tre mesi fa per consentire lavori di manutenzione ordinaria”.
Scoppia la polemica tra il il vicepresidente del Consiglio comunale vicario Sebastiano Arcidiacono e il Sindaco Enzo Bianco. Il nodo è la riconsegna del parcheggio scambiatore di San Giovanni Galermo da 220 posti di capienza ai catanesi, avvenuta stamattina da parte del Sindaco Enzo Bianco in compagnia dell’assessore al Decoro Urbano Salvo Di Salvo, notizia apparsa in alcuni organi di stampa.
Arcidiacono in una sua nota, divulgata alla stampa, ha accusato Bianco di aver dato una “Fake news”.
Nella nota del vicepresidente del consiglio comunale si legge che “Anche oggi abbiamo assistito a uno sgradevole tentativo di mistificazione del sindaco Bianco che ha spacciato un lavoro di ordinaria manutenzione, peraltro eseguito in forte ritardo, come chissà quale grande opera pubblica. Insomma una fake news. A differenza di quanto pomposamente affermato dal sindaco e dai suoi collaboratori, infatti, il parcheggio scambiatore “Misericordia” a San Giovanni Galermo fu inaugurato il 10 marzo 2007 dall’allora sindaco Scapagnini nell’ambito delle attività del Commissario delegato per i poteri speciali, che Bianco ha sempre avversato”.
“L’infrastruttura, capace di ospitare 230 autovetture e 4 autobus è stata progettata – ha continuato Arcidiacono – anche come area di ricovero in caso di calamità, ha sempre funzionato come parcheggio di quartiere ed è chiuso solo da circa tre mesi per i lavori di manutenzione in cui versava, stato di abbandono in cui è stato lasciato negli ultimi tre anni. Sono testimone infatti che il collega consigliere Giuseppe Catalano fin dal 2014 e il consiglio della Municipalità ne hanno denunziato, vanamente, la condizione di scarsa manutenzione del parcheggio e che dopo oltre tre anni viene venduta come fosse la conquista del secolo: un delirio propagandistico – ha concluso Arcidiacono – che ricorda le gesta di un dittatore coreano sempre impegnato a mostrare muscoli di cartapesta davanti alle macerie che semina ogni giorno”.