Calcio: bilancio di fine anno. Playoff possibili ma sono una lotteria
Andamento del Catania sufficiente ma non basta. Calciomercato flebile speranza per una società che sta risanando il proprio bilancio.
di Salvatore Giuffrida
Domani al Massimino ultimo atto del 2016 del Catania targato Lo Monaco Bis, contro la Fidelis Andria. Dopo questa partita, ce ne saranno da giocare ancora 17. Il bilancio è di certo inferiore rispetto a quello che il tifoso rossazzurro e la Società stessa con in testa Pietro Lo Monaco, si aspettavano all’inizio di questa stagione.
Il Catania ha raccolto 34 punti sul campo che a causa di una scellerata amministrazione societaria degli anni passati, sono ridotti a 27. Penalizzazione di 7 punti come da regolamento, discutibile, ma in base ad esso sacrosanta. Ma andiamo ad analizzare i punti raccolti in campo ottenuti attraverso 9 vittorie, 7 pareggi e quattro sconfitte.
Questi numeri ci dicono che il rendimento della squadra è inferiore a quello del Matera di Mister Auteri, capoclasse del girone c della Lega Pro, del Lecce, della Juve Stabia, a detta di Lo Monaco la squadra più forte del torneo, e del Foggia, che da anni tenta la risalita in Serie B. Classifica, che come da noi predetto ad inizio stagione, dopo uno studio delle rose, vede il Catania fuori dalle zone alte. Un Catania, che quindi non ci sorprende nè nel bene nè nel male. Ha fatto sul campo quello che poteva fare, e a oggi ricopre la nona posizione in classifica generale che significa qualificazione ai play off se il campionato finisse così.
Molti addetti ai lavori, tra tecnici e direttori sportivi al di fuori di Catania, non hanno mai dato come valida contendente per la promozione la squadra rossazzurra. Per ultimo Ferrigno, Direttore sportivo della Paganese, ex Ds del Catania nella scorsa stagione. I numeri sono impietosi, non verso la bontà della squadra, che in Lega Pro, quest’anno si sta ben comportando, ma verso appunto le possibilità di promozione in Serie B, visto che il Catania ha raccolto meno punti rispetto alle dirette concorrenti ed esattamente 8 in meno del Matera, 6 in meno rispetto a Lecce e Juve Stabia e 4 in meno al Foggia.
In ogni caso, il rendimento del Catania è, come da storia societaria, deficitario fuori le mura amiche. In questa speciale classifica si vede il Lecce con 21 pt, Matera e Foggia con 17, Monopoli 15, e Juve Stabia 13. Il Catania è relegato all’undicesima posizione con un misero bottino di soli 9 punti. In questa classifica c’è da notare che le prime posizioni sono occupate dalle stesse squadre che stanno dominando la classifica generale del girone. Questo sta a significare che in campionato la differenza reale lo fa il rendimento fuori casa, dove con continuità e cinismo si raccolgono punti che alla fine risultano essere determinanti. Questo rendimento è figlio di una reale pochezza nel gioco della squadra. Lontano dal Massimino, il Catania ha vinto solo a Cosenza, squadra in piena crisi di risultati e per altro molto contestata dalla propria tifoseria, poi buio pesto. Ha pareggiato con molta fortuna a Matera, squadra ancora non ben rodata, e con il Foggia e Andria, giocando molto di difesa, e poi con Reggina, Taranto e Melfi dove il Catania, si è guardato bene da cercare di fare sua la partita.
Le sconfitte sono arrivate contro la sorprendente Virtus Francavilla, che con un uomo in meno, ha preso le redini del gioco contro una squadra che in campo era più che in stato confusionale, contro il Siracusa, dove l’attacco del Catania si è autocertificato come inadatto alla categoria, e per ultimo, contro la Juve Stabia, dove sono emerse con forza tutte le lacune tecnico tattiche che una squadra con ambizioni di risalita non dovrebbe avere.
Si può correre ai ripari con il calcio mercato, che a giorni aprirà la sua finestra detta di riparazione. Ma quali sono le reali prospettive, al di là dei proclami di rafforzamento? Il Catania, ricordiamo che a detta di Pietro Lo Monaco, ha dei debiti ancora da onorare che si aggirano sui 10 milioni di euro, che per la Lega Pro sono una cifra molto consistente. Questo potrebbe inibire proprio il mercato del Catania, che deve fare i conti con chi batte cassa. Anche se la Finaria S.p.A., l’attuale proprietario della squadra, elargisse una somma per la campagna di rafforzamento della stessa, presumibilmente, Lo Monaco avrebbe un’ostacolo a gestire tale somma nel mercato, proprio per la richiesta di pagamenti di parte di chi deve ancora ricevere le proprie spettanze. Un mercato quindi che, presumibilmente, vedrà il sodalizio di via Magenta, costretto a cedere elementi della rosa poco o non utilizzati in questa prima parte del torneo. Di Grazia, in primis, dopo che ha deciso di avvalersi della tutela di Moggi, non è più ben visto da Pietro Lo Monaco, che potrebbe dire sì ad un suo trasferimento in un’altra piazza. Si parla di Salernitana in B, ma potrebbe anche andare in qualche altra squadra con una classifica più tranquilla. Altri probabili partenti sono Piscitella, Nava, Calil, Paolucci e Silva. Dolorosa, sarebbe la partenza di Bergamelli, che a oggi non ha ancora rinnovato il suo contratto in scadenza. Queste partenze potrebbero far fare cassa per investire soprattutto su un bomber, che al Catania manca eccome, e anche per onorare le spettanze debitorie. Sui nomi del bomber in arrivo, inutile fare previsioni, visto che Lo Monaco ha sempre sorpreso la piazza facendo arrivare ai piedi dell’Etna un giocatore che nessuno aveva mai nominato.
In queste situazioni, i Play off, in cui il Catania potrebbe qualificarsi, sarebbero una autentica lotteria. In questo torneo di fine stagione, saranno qualificate 28 squadre dei tre gironi, dalla seconda alla decima classificata per ogni girone e la vincitrice della Coppa Italia Lega Pro. Da qui uscirà il nome della squadra che insieme alle prime della classe di ogni girone andrà in Serie B.
Alla prima fase accedono infatti le 24 squadre classificate dal terzo al decimo posto di ciascun girone. Essa si svolgerà attraverso la disputa di una gara unica ospitata dalla squadra meglio classificata al termine della regular season secondo i seguenti accoppiamenti:
a) la squadra terza classificata affronterà la squadra decima classificata del medesimo girone;
b) la squadra quarta classificata affronterà la squadra nona classificata del medesimo girone;
c) la squadra quinta classificata affronterà la squadra ottava classificata del medesimo girone;
d) la squadra sesta classificata affronterà la squadra settima classificata del medesimo girone;
In caso di parità di punteggio al termine del tempo regolamentare, acquisirà l’accesso alla Seconda Fase la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare.
Già in questa fase, il Catania, se non si classifica almeno sesta, visti i rendimenti fuori casa degli etnei, potrebbe uscire immediatamente, infatti a chi si è classificato dalla settima alla decima posizione, serve vincere fuori casa per passare il turno.
Le squadre qualificate, insieme alle seconde classificate nei tre gironi della stagione regolare e la squadra vincitrice della Coppa Italia Lega pro, daranno vita a degli ottavi di Finale con partite di andata e ritorno, dove si incrociano le squadre degli altri gironi. Poi ci saranno i quarti di Finale, semifinali e la Finale, questa in partita secca in campo neutro.
Una sfida enorme per tutte le squadre partecipanti, dove già chi sbaglia una sola partita vedrà compromesso il cammino in questa competizione. Si incontreranno squadre tutte forti, con grandi ambizioni, dove in risalto negli altri gironi ci sono compagini del calibro del Parma, Reggiana, Padova, Pordenone, Venezia, Albinoleffe, Livorno, Piacenza, Como, solo per citarne qualcuna. A una sola di queste saranno aperte le porte della B, mentre tutte le altre resteranno nelle “Sabbie Mobili” della Lega Pro nella speranza di una futura stagione da vincenti.
- Posted by Zu Turi
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