Palestra Lupo: confronto cittadino sullo spazio. Parcheggio o laboratorio urbano?
Gli attivisti, che dal 2014 gestiscono il luogo, chiedono alla città di far partire una discussione sul futuro del luogo dopo la decisione della giunta comunale di demolirla.
“Invitiamo tutti i liberi pensatori e i cittadini a partecipare all’assemblea che indiciamo per lunedì 22 ottobre alle 18 presso il Teatro Coppola, Teatro dei Cittadini, per aprire un confronto sulle sorti di Palestra LUPo e per attivare una discussione territoriale su un modo di intendere la città che risulta sotto attacco da parte di questa giunta”.
Così in un comunicato stampa gli attivisti che nel 2014 hanno creato all’interno della vecchia palestra un Laboratorio Urbano Popolare con tanto di sito internet, visitabile a questo indirizzo, dove è possibile richiedere gli spazi. I cittadini che vi partecipano si riuniscono ogni lunedì pomeriggio e la lista di proposte online -affermano – “conta ormai quasi 400 richieste di utilizzo dello spazio per attività culturali e di aggregazione in gran parte realizzate”.
Foto tratte dal sito della Palestra Lupo
Un’attività che viene messe in discussione però dai progetti della giunta comunale che, nei giorni scorsi, ha deliberato la partecipazione a un bando della Regione Siciliana per realizzare 5 parcheggi, con un finanziamento di 23,335 milioni di euro. Il programma operativo, varato su proposta dall’assessore ai lavori pubblici Pippo Arcidiacono, intende realizzare strutture di scambio con metro e Bus, per intercettare il flusso veicolare e incentivare l’uso dei mezzi pubblici.
“L’accesso a questi finanziamenti -ha spiegato il sindaco Salvo Pogliese- ci permette di attuare, dopo venti anni, un piano di aree di sosta esterne al centro cittadino con una rimodulazione a basso impatto ambientale dei progetti preesistenti e una funzionalità che tenga conto della mutata realtà, dovuta anche alla presenza ormai diffusa della Metro e delle Fs. Dei cinque progetti -ha aggiunto Pogliese- solo uno, infatti, prevede un parcheggio nel centro storico”.
E si tratta proprio del parcheggio di piazza Lupo. Nel dettaglio, infatti, il piano adottato dalla giunta Pogliese prevede:
– un parcheggio interrato e a raso su viale Raffaello Sanzio, capace di ospitare 550 auto, utilizzando solo metà dello spazio disponibile, in altezza fino a livello di via Imperia, riservando il resto a verde pubblico attrezzato, per un importo presuntivo di 6.5 mln di euro;
– un parcheggio di circa 400 posti in via Acicastello, comprensivo di bretelle in entrata e uscita e viabilità di zona, per un costo previsto di circa 5,5 milioni di euro;
– un altro parcheggio di 200 posti auto, a raso, in viale Fleming, a ridosso della circonvallazione, con un sovrappasso diretto per la cittadella universitaria per un costo di circa 3 mln di euro; un parcheggio a più livelli su via San Nullo di 800 posti auto, da utilizzare anche come area di protezione civile, per un importo stimato di 6,5 mln di euro;
– un’area di sosta a raso, per 200 posti auto, in via Narciso, nei terreni di proprietà Fce, per un importo di circa 3mln di euro;
– un’area di sosta, a raso, in piazza Pietro Lupo per 180 posti auto, con un costo presuntivo di circa 2 milioni di euro.
“Una scelta non certo dettata da necessità urbanistiche – affermano da Palestra Lupo. In una città moderna non è contemplabile l’investimento di 2 milioni di euro di denaro pubblico per la realizzazione di parcheggi scambiatori in pieno centro storico. Quello della giunta comunale vuole dunque essere un attacco ad una Catania che negli anni è riuscita a riappropriarsi di spazi abbandonati rendendoli fruibili alla città? – si chiedono gli attivisti-. Mina la vitalità della cittadinanza che vuole fare la differenza? Esclude dalla propria progettazione una parte di città che non è rappresentata dalla neoeletta amministrazione?”
Gli attivisti in questi anni hanno inteso il processo di riapertura della struttura come una riappropriazione di un immobile in stato di abbandono seguendo, spiegano, le indicazioni dell’articolo 2031 del codice civile: “si ha gestione di affari altrui quando un soggetto senza esservi obbligato assume scientemente la gestione di uno o più affari di un altro soggetto che non è in grado di provvedervi.” Al suo interno è attivo un laboratorio permanente di riciclo e riuso creativo e nelle ultime settimane, si è costituita l’associazione Upcycling Factory che ieri ha protocollato una richiesta di concessione d’uso e di gestione a titolo gratuito dell’immobile per un periodo rinnovabile di 3 anni, prevedendo la restituzione dell’immobile al Comune quando quest’ultimo ne farà richiesta per l’attivazione di altri progetti sostenuti dai cittadini (QUI I DOCUMENTI).
Già nei giorni scorsi Catania Bene Comune aveva affermato: “Appare priva di senso e va assolutamente modificata la proposta di realizzazione dell’area parcheggio in Piazza Pietro Lupo. La realizzazione di tale area parcheggio è in totale contraddizione con l’esigenza di ridurre le automobili e il traffico nel centro storico della città. La proposta è demenziale in quanto in piazza Pietro Lupo già vi sono 130 posti auto a raso e non trova spiegazione l’investimento di 2 milioni di euro pubblici per incrementare di appena 50 posti auto il numero di parcheggi in zona.
La realizzazione dell’area parcheggio in piazza Lupo prevederebbe inoltre la demolizione di Palestra Lupo, Laboratorio Urbano Popolare: uno spazio sociale che rappresenta uno dei più importanti punti di aggregazione nel quartiere”.
E aveva rilanciato: “In piazza Falcone Borsellino, all’ingresso sud del centro storico, nell’area portuale, già esiste un’area parcheggio per centinaia di automobili, chiusa e abbandonata. Basterebbe investire lì quei 2 milioni di euro, per permettere l’accesso dalla strada e consentire poi ai cittadini di entrare nel centro storico a piedi, in bicicletta o tramite i mezzi pubblici. Come già avviene col parcheggio gestito da AMT”.