Partecipate: consiglio delibera il piano di riforma
Prolungata inoltre la convenzione con l’istituto musicale Vincenzo Bellini e l’accesso all’anticipazione dei fondi dei trasferimenti regionali.
Soltanto tre partecipate comunali che gestiranno i settori della pubblic utilities (Asec e Sidra), Multiservice(Servizi comunali in house) e Mobilità(Sostare e Amt).
È questa una delle tre delibere approvate ieri sera dal Consiglio comunale.
Alla luce della dichiarazione di dissesto della Corte dei Conti del 4 maggio scorso confermata in appello lo scorso 7 novembre – ha spiegato il vicesindaco Bonaccorsi alla presenza del sindaco, illustrando l’atto deliberativo – è indispensabile avviare un incisivo piano di riforme dell’assetto organizzativo delle partecipate che realizzi maggiore efficienza con un coordinamento tecnico affidato a una holding di controllo che avrà il compito di dirigere e coordinare il gruppo pubblico e l’accorpamento dei servizi delle aziende secondo criteri di omogeneità”.
La delibera è stata la 3ª in ordine temporale a essere votata dal consiglio comunale all’unanimità dei 21 consiglieri rimasti in aula. Il documento, proposto dalla giunta Pogliese, oltre ad adempiere all’attività periodica di aggiornamento prevista dalla legge, ha quindi varato un atto di indirizzo di modifica del modello organizzativo, avviando il processo di riforma del sistema delle partecipate comunali che al Comune di Catania è fermo da parecchi anni.
In prima istanza il consiglio comunale di Catania, presieduto da Giuseppe Castiglione, dopo un breve dibattito che ha seguito la relazione in aula sempre del vicesindaco e assessore alle partecipate Roberto Bonaccorsi, è stato votato all’unanimità dei 27 consiglieri comunali presenti in aula il prolungamento della convenzione del comune con l’istituto musicale Vincenzo Bellini, almeno fino a quando non verrà completata la statizzazione della prestigiosa istituzione artistica catanese: “Non si potrebbe procedere alla statizzazione infatti -ha spiegato Bonaccorsi- se il Comune si sganciasse dal consorzio e dunque se vogliamo salvare un’istituzione che tutti abbiamo a cuore è necessario mantenere la partecipazione del Comune”.
Subito dopo il consiglio ha anche votato un ordine del giorno sottoscritto da numerosi consiglieri( primo firmatario Enzo Bianco) che impegna l’amministrazione e le altre istituzioni ad accelerare il processo di statizzazione dell’istituto Bellini.
Anche il secondo punto all’ordine del giorno riguardante l’accesso alle anticipazioni delle contribuzioni regionali di 32 milioni per i comuni in dissesto e in predissesto è stato votato all’unanimità dei 27 consiglieri presenti in aula, dopo la relazione del vicesindaco Bonaccorsi che ha sottolineato l’importanza per le casse comunali di accedere rapidamente a questo fondo stanziato dalla Regione.
Subito dopo, l’aula di palazzo degli elefanti ha votato un ordine del giorno della consigliera Lidia Adorno che impegna l’amministrazione ad accelerare il piano di dismissione dei fitti passivi.
A conclusione della seduta del consiglio comunale, il sindaco Salvo Pogliese e il vicesindaco e assessore alle Finanze Roberto Bonaccorsi hanno diffuso la seguente nota: ”Si è scritta una pagina importante grazie alla serietà e alla responsabilità del consiglio comunale che ha immediatamente approvato atti di grande valenza che rafforzano le prospettive del comune e di una importante istituzione artistica e culturale come il Bellini. Con la richiesta di accedere alle anticipazione delle contribuzioni per i comuni in dissesto e in predissesto, inoltre, abbiamo addirittura bruciato tutti sul tempo visto che siamo il primo comune ad averla adottato. Quanto al piano di razionalizzazione delle partecipate, con la previsione di una holding di supervisione e tre macroaree di servizi ai cittadini, lo consideriamo il primo vero atto di risanamento del comune dopo la dichiarazione di dissesto. Un atto di indirizzo generale che va ancora approfondito e concretizzato anzitutto con le forze sindacali e sociali che saranno interlocutori privilegiati di questo percorso per ora solo avviato, che però pone le basi per un confronto sulla prima ipotesi di bilancio riequilibrato che la legge sul dissesto ci impone di realizzare nel giro di pochi mesi. Non possiamo non evidenziare, inoltre, come erano almeno sei anni che nel comune di Catania non si modificasse il sistema delle partecipate comunali, rimasto inspiegabilmente fermo al palo per tutta la prima fase dell’attuazione del predissesto. Per quanto ci riguarda intendiamo metterci in linea coi più moderni sistemi di efficienza che garantiscono risparmi di gestione considerevoli, senza che vengano toccati i posti di lavoro ma che anzi verranno meglio gestiti e garantiti secondo la professionalità posseduta dai dipendenti”.
- Posted by Redazione
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