Fast Confsal e Faisa Cisal denunciano l’inerzia dell’amministrazione comunale nella crisi della partecipata.

Lo sciopero di ieri effettuato dalla Faisa/Cisal e Fast/Confsal ha lasciato i catanesi senza bus per l’intera giornata (qui il video della manifestazione), ma mentre la partecipata precipita negli abissi, il sindaco Bianco soffre per le drammatiche difficoltà del Catania Calcio.

Questa la denuncia dei due sindacati autonomi che ricordano come ieri i lavoratori dell’Amt abbiano sacrificato la propria retribuzione per lanciare un ulteriore grido di allarme alle istituzioni, e soprattutto al Socio Unico ossia il Comune di Catania, affinché la grave crisi in cui versa la società possa trovare definitive e concrete soluzioni, a breve e a lungo termine.

Finora, scrivono in una nota Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo, “continuiamo ad assistere all’inerzia totale dell’Amministrazione Comunale e con essa, all’assenza di voce da parte del primo cittadino, il quale, malgrado lo scempio vissuto e che continua a vivere quotidianamente Catania e i suoi cittadini nel non poter beneficiare di un decente servizio di trasporto pubblico urbano, e ai disagi a cui vanno incontro i lavoratori, già vessati da mille problemi, ha sofferto invece per le drammatiche difficoltà del Catania Calcio, e come è giusto che sia, decide di scommettere sulla ripartenza della squadra, compartecipando istituzionalmente ad una serie di iniziative tese al rilancio della stessa”.

Nonostante questo i due sindacalisti ribadiscono di rimaner fiduciosi nelle Istituzioni, e nella risoluzione della vertenza Amt, “non fosse altro per la fattiva e piena collaborazione offertaci nell’incontro di ieri, alla fine del Corteo, dal Vice Capo di Gabinetto, Dott.ssa Rosamaria Monea, la quale, sentite le doglianze della delegazione sindacale, avrebbe affrontato sin da subito, la questione con il Prefetto”.