Lido Ciclopi: 25 anni di precariato, sindacalista rischia il posto di lavoro
Orazio Vasta si prepara allo sciopero della fame. “Ho chiesto l’intervento di Claudio Fava, come Presidente della Commissione regionale antimafia”.
di Salvatore Giuffrida
Si è sempre battuto per il sociale, dalla difesa dei diritti degli studenti, degli insegnati delle scuole e per ultimo era presente vicino piazza Borgo a manifestare contro le tappe israeliane del Giro d’Italia, ora rischia di restare senza lavoro.
Si tratta di Orazio Vasta della Federazione del Sociale Usb Catania e da 25 anni lavoratore precario presso il Lido Ciclopi, sul lungomare di Acitrezza.
Lo abbiamo contattato per farci spiegare la sua vicenda.
Che mansione svolgeva nella struttura?
Da 25 anni, tra i mesi di marzo e ottobre, mi occupavo sia di amministrazione che di recption. Nei mesi in cui il Lido era chiuso, stipulavo i contratti con i cabinanti, poi, quando la struttura apriva nel mese di maggio, facevo spola tra lavori di segreteria e accoglienza clienti all’ingresso.
Quindi lavorava per 9 mesi l’anno. Come era inquadrato?
Si, anche se l’anno scorso ho lavorato solo per tre mesi. Dalla struttura non sono mai stato stabilizzato e sono sempre stato un lavoratore precario.
Come mai pensa che quest’anno non sia chiamato a lavorare?
Negli anni passati ero già stato contattato in questo periodo, ma ancora nulla. Il Lido, è confiscato alla mafia, ed è sotto il controllo di una Cda. Abbiamo saputo che ci sono probabilmente problemi di bilancio e stanno stringendo pertanto sul personale. Ma la stessa azienda ha il controllo su un’altra ditta di Sigonella. Ora a me e alla signora che con me lavora nella reception del Lido ci stanno lasciando a casa, e stanno facendo venire al nostro posto delle persone che lavorano a Sigonella, ed inoltre, per sopperire alla loro mancanza stanno facendo delle assunzioni. Quindi il discorso di fare quadrare i bilanci non regge.
Che prospettive ci sono per la risoluzione della sua posizione lavorativa?
Non ho delle sensazioni positive. Di certo mi farò sentire e sono disposto anche ad uno sciopero della fame. Intanto ci sarà al più presto un sit-in di protesta davanti al Lido Ciclopi, al presidio hanno già dato la loro adesione movimenti, partiti, centri sociali, associazioni. Ho già chiesto la presenza di Claudio Fava, in qualità di Presidente della Commissione regionale antimafia. Spero che a Fava, il Cda dia quelle risposte che a me non hanno dato.
Teme che quello che le sta accadendo sia legato alla sua attività di sindacalista?
In passato, per la mia attività antimafia, ho avuto delle minacce, e mi hanno recapitato persino della cacca di pecora. Comunque ci tengo a dire che nella gestione dei beni confiscati alla mafia, qualcosa non va, visto che in alcuni casi, questa viene condotta a livello privato, quindi, si va da Cosa Nostra a Cosa Loro. Fa fatta sicuramente chiarezza.
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