Il piano è stato sventato dai poliziotti che hanno ricostruito la dinamica della vicenda.

Due paia di orecchini, due collane, ciondoli, 500,00 euro in contanti e dei vestiti nuovi.
Un bottino cospicuo trovato all’uscita della Metropolitana Nesima ma che invece di essere restituito alla proprietaria aveva provato a vendere.

È accaduto a un incensurato D.M., che è stato fermato dai poliziotti nei pressi di un compro oro, perché col proprio atteggiamento aveva destato sospetti. Dopo aver cercato di dileguarsi, è stato indagato in stato di libertà per il reato di possesso ingiustificato di valori ai sensi dell’art. 708 c.p. e, il tutto è stato sequestrato penalmente.

Poi l’uomo ha deciso di collaborare affermando che nel pomeriggio di ieri aveva trovato un borsone con all’interno vestiti di bambini, un biberon, un libretto postale intestato ad una donna (la proprietaria del borsone), l’oro e il denaro.

Poi si sarebbe disfatto del borsone, gettandolo nei cassonetti della spazzatura, ma trattenendo i soldi e provando a scambiare l’oro presso alcuni negozi di “compro oro” e, in ultimo, per “favorire” la vittima avrebbe riposto all’interno di una cassetta postale il libretto nominativo.

A seguito di attività investigativa e grazie anche alle indicazioni fornite dall’indagato, è stato quindi recuperato il borsone e aperta la cassetta postale dove effettivamente è stato trovato il libretto che ha consentito d’identificare la vittima.

La donna è stata convocata stamattina negli Uffici del commissariato Borgo-Ognina e, previo riscontro circa la proprietà di quanto rinvenuto e sequestrato, le è stato consegnato il tutto.

Alla luce dei fatti sopra esposti, l’indagato è stato successivamente denunciato per il reato di furto.