I militari della Guardia di Finanza di Catania hanno scovato un capannone di oltre 2.000 metri quadri dove si vendeva merce a prezzi irrisori rispetto a quelli originali. Per 3 imprenditori cinesi sono scattate la denuncia alla Procura della Repubblica di Catania, e la segnalazione alla Camera di Commercio.

Un centro di stoccaggio e distribuzione di merci di provenienza cinese, realizzato all’interno di un grande capannone di oltre 2.000 mq, affittato da un imprenditore sinico, che vendeva la merce a prezzi irrisori rispetto a quelli originali e la metteva in commercio sul mercato nazionale attraverso i regolari canali di vendita.

A scovare il capannone, sito nella zona industriale di Catania, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania che hanno concluso la complessa attività investigativa con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 3 imprenditori cinesi, e il sequestro della merce: quasi 50.000 pezzi che annoveravano sia oggetti con marchi riprodotti illecitamente, sia una vastissima gamma di beni non certificati e sprovvisti del marchio CE, tra cui occhiali da vista e apparecchiature elettriche ed elettroniche, particolarmente pericolosi per la salute dei consumatori.

Tra i prodotti contraffatti, in particolare, sono stati sequestrati giocattoli di personaggi come “Ben Ten”,“Tom Cat”, “Hello Kitty”, utensili elettrici della nota casa “Braun” e gadget con i marchi delle squadre del campionato italiano di Serie A.

Durante il controllo è stato accertato che il titolare aveva ricavato all’interno del fabbricato ben diciassette box, delimitati da una recinzione metallica, che successivamente ha provveduto a subaffittare come depositi di merce ad altri connazionali proprietari di negozi concentrati prevalentemente nelle China town catanesi: le zone di via Archimede e di via Giordano Bruno.

I tre imprenditori cinesi, affittuari dei box in cui era detenuta la merce irregolare, oltre ad essere denunciati alla Procura della Repubblica di Catania, sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’applicazione di sanzioni amministrative per oltre 50 mila Euro.

Le attività di controllo volte a reprimere la contraffazione contraffazione e a tutelare la sicurezza dei prodotti, non si sono limitate agli aspetti economici; constatate, infatti, le particolari condizioni di lavoro e di stoccaggio della merce all’interno del magazzino, i militari hanno richiesto l’intervento dei funzionari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania che, eseguiti i primi rilievi, procederanno all’approfondimento degli aspetti di specifica competenza.