Verde pubblico: emergenza manutenzione nelle periferie
Alberi alti più di dieci metri. Abitanti e comitati cittadini sono letteralmente inferociti per interventi che si aspettano da tempo.
Nelle periferie e lungo le principali arterie catanesi è necessaria una radicale cura del verde urbano e una potatura degli alberi. Questi in alcuni casi superano i dieci metri di altezza. È stato il consigliere comunale Giuseppe Catalano che nelle ultime settimane ha ricevuto segnalazioni riguardanti situazioni ad alto rischio che sostiene non vadano sottovalutate, specialmente con la stagione estiva alle porte.
Le strade oggetto di segnalazioni sono: via Etnea, via Fogazzaro, via Jugan, via D’Agata, piazza Chiesa Madre, via Maestri del Lavoro, via dell’Artigianato, viale Bummacaro, viale Castagnola e molte altre arterie di Monte Po, Nesima, Barriera, San Nullo e San Giovanni Galermo.
Catalano ha riferito che gli “Abitanti e comitati cittadini sono letteralmente inferociti per interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria che si aspettano da tempo. Una situazione di costante emergenza con il rischio che, nel caso degli alberi di alto fusto, i rami possano staccarsi dal tronco e finire in strada oppure con l’allerta incendi più viva che mai. In alcuni casi i cittadini hanno avviato una raccolta firme per chiedere la potatura del verde all’interno di interi rioni letteralmente dimenticati da questa amministrazione”.
“Se c’è una tabella di marcia per la cura del verde occorre rispettarla punto dopo punto- ha dichiarato Catalano – eventuali ritardi o impedimenti rappresentano infiniti disagi e problemi per migliaia di pendolari o famiglie che abitano nelle periferie catanesi. In questo contesto chiedo di preparare un tavolo tecnico, per stabilire modalità e tempistiche di potatura del verde, da San Giovanni Galermo a Nesima, da San Nullo a Librino. Operare a macchia di leopardo in quella piazza o in questo appezzamento di terreno non ha senso. Serve, piuttosto, un programmazione seria per risolvere l’emergenza già dalla fine dell’anno scolastico”.