Pd: Spataro si autosospende da direzione provinciale
Un organismo vissuto come un inutile orpello, afferma. Alle amministrative partito diviso.
Una lettera al segretario provinciale Enzo Napoli e al segretario regionale Fausto Raciti in cui si annuncia la propria autosospensione dalla direzione provinciale del Pd.
Così l’ex segretario provinciale Luca Spataro, annuncia di lasciare “l’organismo vissuto come un inutile orpello da un gruppo dirigente che ha deciso di non svolgere il proprio ruolo”.
Spataro parla di Un “profondo disagio politico nei confronti di un partito che non convoca gli organismi dirigenti, che si appresta al voto delle amministrative senza alcuna riflessione politica preparatoria”, correndo in molti comuni senza simboli di partito e spesso con candidati contrapposti.
In aperta polemica con il segretario provinciale Enzo Napoli l’ex segretario provinciale del PD etneo scrive: “Ho contribuito sin dai primi passi alla costruzione del Partito Democratico nella provincia di Catania e quando si concluse quella esperienza da segretario provinciale avevamo ribaltato una situazione non facile in cui eravamo all’opposizione in quasi tutti i comuni della provincia. Conclusa la mia esperienza ho provato a dare il mio contributo all’interno della direzione provinciale e non ricordo quante volte io sia stato convocato negli ultimi tre anni, un numero si occasioni di poco superiore ai Papi che si sono succeduti nell’ultimo decennio”.
In riferimento alle prossime amministrative Spataro scrive: “Non riesco a comprendere in quale sede sia maturata la scelta di non concedere il simbolo nel comune di Paternò, il perché in un altro importantissimo centro come Misterbianco il PD corra senza simbolo, stesso ragionamento vale per la città di Palagonia. Non riesco, inoltre, a comprendere come si possa considerare un fatto normale che nella quasi totalità dei comuni al voto dirigenti di rilievo del PD sostengano candidati sindaci contrapposti. In alcune città si arriva al paradosso di quattro candidati sindaci, sostenuti da altrettante ‘fazioni’ del PD, in alleanza con le più disparate forze dell’intero panorama politico italiano. Non siamo di fronte a casi isolati, ma ormai ad una patologia”.
“Queste cose mi sarebbe piaciuto poterle dire in seno alla direzione provinciale. ” contesta ancora Spataro, che conclude: “La direzione è ormai un organismo inutile che il segretario provinciale del partito non ritiene di consultare neanche quando assume scelte molto gravi come non concedere il simbolo”.