Amministrative: Pogliese apre la campagna elettorale “Grazie per questa iniezione di fiducia”
Alle Ciminiere, introdotto dal presidente del Parlamento europeo Tajani, il candidato sindaco illustra la sua idea di città.
di Elisa Catanzaro
Una sala capiente quella delle Ciminiere, riempita da sostenitori, simpatizzanti, candidati alle prossime elezioni amministrative del 10 giugno a Catania. Salvo Pogliese, classe ‘73 e catanese doc, come recita il video di presentazione che intanto scorre sullo schermo, si dedica alle interviste e poi sale nel dietro le quinte col suo staff: un po’ d’acqua, un selfie, qualche parola di buon auspicio e va a sedersi in prima fila accanto al presidente della Regione Nello Musumeci, al senatore Raffaele Stancanelli, arriverà poco dopo anche Stefania Prestigiacomo.
Quindi il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, lancia la sua volata al candidato sindaco:
“Sono legato da circa 50 anni alla sua famiglia. Come presidente del Parlamento europeo sono dispiaciuto che torni a casa ma so che darà una visione diversa e competitiva a questa città.
È questo il miglior motivo per sostenerlo perché saprà fare bene con una visione moderna. Salvo non è un candidato come tutti gli altri, ha unito attorno a sé tutte le forze del centro destra, ha a cuore i problemi della famiglia, parte dai valori della nostra tradizione. Un sindaco di centro destra non toglierà mai i crocifissi dagli asili, ecco perché avere una visione della città frutto di valori è importante”.
Pogliese viene allora chiamato sul palco da Ruggero Sardo che presenta la serata.
“Grazie di cuore per questa iniezione di fiducia, affetto, adrenalina di cui sentivo il bisogno in un momento molto importante della mia vita. Ho deciso di lasciare un comodo posto, abbandonando la comoda poltrona belga e lo faccio in un momento molto difficile per la città. Esattamente il contrario di quello che è stato fatto nel 1999”. E i riferimenti al sindaco in carica proseguono: “In questi anni qualcuno ha raccontato una città che non esiste per rafforzare la sua personalità, quella di un faraone, distante, lontano dalla città, inaugurando semafori e panchine con nani e ballerine”.
Il candidato sindaco del centro destra ringrazia quindi i suoi assessori designati Roberto Bonaccorsi, Sergio Parisi, Fabio Cantarella, Ludovico Balsamo ma anche i partiti e i movimenti che lo sostengono con 9 liste e che hanno schierato ben 1000 candidati al consiglio comunale.
Quindi parla del suo programma che sarà presentato nello specifico la prossima settimana.
“Ci siamo confrontati per 40 giorni e abbiamo trovato una sintesi: dobbiamo approvare il Prg, determinare la rigenerazione urbana del nuovo San Berillo, rilanciare il litorale della playa che deve diventare fruibile tutto l’anno. Rilanciare la raccolta differenziata, la più bassa in Sicilia, dobbiamo migliorare le condizioni di vivibilità in tutti i quartieri, migliorare la sicurezza”.
E ancora sull’attuale primo cittadino: “I catanesi non devono dimenticare che Bianco è stato eletto sindaco nel 1988. Negli Usa c’era Reagan, in Russia Gorbaciov, in Francia Mitterand, il quartetto Cetra si esibì per l’ultima volta. Era un’altra era, c’è l’assoluta necessità di cambiare pagina”.
“Nella vita – conclude poi- ho avuto due grandi passioni la politica e il calcio Catania. Vi racconto due aneddoti: il 14 aprile del 2000, giorno successivo alla vittoria di Scapagnini, si svolse il derby Catania Palermo e allo stadio apparve un enorme striscione con scritto “Pogliese sindaco”. A distanza di 18 anni quell’auspicio potrebbe realizzarsi. Inoltre il 28 maggio del 2006 io fui eletto all’Ars e il Catania andò in in serie A; mi auguro che dopo la vittoria il 10 giugno, il 16 dello stesso mese il Catania possa festeggiare il ritorno in serie B.