8 marzo: sciopero globale delle donne. A Catania presidio e corteo
Combattere contro violenza e arretratezza, appena ieri altre due giovani donne sono state uccise, l’obiettivo delle manifestazioni per la Giornata internazionale della donna.
In Italia una donna su tre tra i 16 e i 70 anni è stata vittima della violenza di un uomo, quasi 7 milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale, ogni anno vengono uccise circa 200 donne dal marito, dal fidanzato o da un ex, sono di ieri gli ultimi femminicidi di Messina e Napoli.
Un milione e 400 mila donne hanno subito violenza sessuale prima dei 16 anni di età. Un milione di donne ha subito stupri o tentati stupri. 420 mila donne hanno subito molestie e ricatti sessuali sul posto di lavoro. Meno della metà delle donne adulte è impiegata nel mercato del lavoro ufficiale, la discriminazione salariale va dal 20 al 40% a seconda delle professioni, un terzo delle lavoratrici lascia il lavoro a causa della maternità.
Numeri che fanno paura, resi noti da Non una di mena che ha organizzato per la giornata di oggi lo sciopero globale e che a Catania vede l’adesione del Centro antiviolenza Thamaja, delle Rivoltapagina, della Lila, di movimenti studenteschi.
“Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita – dicono le organizzatrici- Portiamo lo sciopero sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze. Incrociamo le braccia e rifiutiamo i ruoli e le gerarchie di genere. Fermiamo la produzione e la riproduzione della società. L’8 marzo noi scioperiamo!”.
Di mattina presidio innanzi al Tribunale di Catania per ribadire il No al DDL Pillon.
Di pomeriggio manifestazione che partirà alle ore 18:00 da Piazza Roma e si concluderà in Piazza Università.