Lavoro: agricoltura schiavista. Vittime extracomunitari e non solo
I sindacati hanno incontrato le istituzioni e hanno chiesto l’applicazione della legge 199 e controlli informatici per affrontare le irregolarità.
Nei giorni scorsi in Prefettura, si è tenuto un incontro durante il quale è stato fatto il punto sulla situazione del mercato del lavoro in agricoltura e sono state messe a fuoco le criticità del settore, soprattutto sul diffuso del fenomeno dello sfruttamento, del caporalato e del lavoro nero che interessano molti extracomunitari e non solo. Basti pensare ai casi registrati nei comuni di Paternò, Adrano, Palagonia e Mineo.
L’incontro era stato richiesto dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL, FLAI, FAI e UILA, ed è stato presieduto dal vice Prefetto Rosa Maria Monea. All’iniziativa erano presenti anche i rappresentanti delle centrali cooperative ed i rappresentanti datoriali di Cia, Coldiretti e Confagricoltura, i dirigenti dell’ASP, dell’Inail, dell’Inps, dell’Ispettorato del lavoro della Guardia di finanza e dei Carabinieri NIL .
I segretari delle sigle sindacali, Rosaria Leonardi, Rosario Portale, Nino Marino e Giovanni Musumeci per Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Paolo Pintabona, Pino Mandrà, Nuccio Valenti e Andrea Cavallaro, per Fai, Flai e Uila, hanno sottolineato che l’esperienza del sindacato di strada “Ha fatto emergere episodi e prove inconfutabili sulle partenze mattutine di centinaia di braccianti che prestano il loro servizio per intere giornate guadagnando appena 20 euro. Ma sono stati messi sul tappeto anche il problemi relativi al mancato rispetto dei contratti, allo sfruttamento che può arrivare anche a forme di schiavitù vere e proprie ed anche ai temi della sicurezza e della prevenzione degli incidenti sul lavoro”.
La necessità di applicare la legge 199 è stato il punto centrale degli interventi e del dibattito, da cui è emerso che bisogna accelerare la costituzione della cabina di regia che veda l’interazione di tutti i soggetti interessati “Per ottenere dati ed informazioni, anche mediante verifiche informatiche e per affrontare i temi della irregolarità del lavoro agricolo. È necessario incrementare il numero delle aziende di qualità me garantire l’applicazione di norme e contratti per un trattamento corretto, umano e dignitoso a cui ha diritto ciascun lavoratore. La legge individua l’INPS come soggetto attivo alla gestione della cabina di regia, altresi è importante la funzionalità della CISOA (cassa integrazione operai agricoli)”.
Il direttore dell’INPS si è impegnato a contrattare le organizzazioni sindacali e procedere in tempi brevi alla costituzione della cabina di regia. Alla viceprefetta Rosa Maria Monea è stato chiesto di convocare periodicamente tutti i rappresentanti per verificare i risultati raggiunti.
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