Reset_Ing ad Acireale: gli ingegneri del luogo lamentano un “Ordine troppo ‘cataniacentrico’”.
Gli ingegneri che si sono riuniti all’Hotel Orizzonte per ascoltare il progetto di Reset_Ing, gruppo di professionisti e associazioni che intendono rinnovare profondamente l’Ordine e il suo rapporto con gli iscritti, hanno rinnovato l’esigenza di una struttura ordinistica più attenta alle esigenze del territorio.
Anche ad Acireale, come già a Caltagirone e Paternò, i professionisti del luogo, hanno denunciato un Ordine ‘cataniacentrico’, lontanto dalle esigenze del territorio.
Ad aprire i lavori Filippo Di Mauro, organizzatore dell’incontro, che ha spiegato come la filosofia di base di questi appuntamenti sia proprio quella di raccogliere le idee del luogo e ha poi aggiunto alcuni stralci del programma: la possibilità per l’Ordine di acquistare degli strumenti da mettere a disposizione dei professionisti, l’avvio di convenzioni per stage formativi, l’utilizzo di fondi del bilancio per l’avvio di nuove attività professionali, l’abbattimento dei costi, ma non della qualità, della formazione professionale.
Antonio Leonardi, consigliere uscente, e leader del gruppo, ha sottolineato la necessità di un raccordo e di un dialogo continuo con gli iscritti, e di una reale promozione della professione anche attraverso la realizzazione di sportelli di orientamento professionale, della necessità che l’Ordine, in momento di drammatica crisi della categoria, sia non solo mero riferimento istituzionale, ma sia anche un organismo a promozione degli iscritti.
Paolo Battiato, presidente dell’associazione Ambiente e territorio per le Aci, ha dato voce all’idea di un Ordine troppo ancorato al capoluogo etneo e ha spiegato come questo abbia spinto i professionisti ad associarsi tra di loro proprio per “supplire a questa carenza. Le esigenze che i liberi professionisti vivono, ha continuato, sono proprio quelle di tutela e supporto della propria attività. Un punto focale importante è quello di tornare a dare il giusto rilievo a questa categoria, che in questa platea è la stragrande maggioranza”.
Valentina Bruno ha invece spiegato come spesso il sentimento dominante rispetto le elezioni dell’Ordine sia quello della disaffezione. “In questo progetto invece, dice, c’è qualcosa di diverso, non si propongono persone ma idee. Qui chiunque si sta assumendo il coraggio, sempre più raro, di dire ciò che pensa. Vi prego quindi di invitare anche altri colleghi a visionare e leggere il programma”.
Infine Giuseppe Mammana, ha ricordato alla platea: “La situazione è drammatica, dobbiamo dare risposte concrete, voi siete il valore aggiunto del progetto; dateci il vostro supporto per migliorare l’Ordine che è la casa di tutti noi, e quindi tutti dobbiamo dare un contributo”.
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