Istituto Bellini: 14 milioni rubati alla città. Marco chiarisca
Il movimento Catania Bene Comune interviene sulla vicenda e chiede “Chi non ha verificato la correttezza dei bilanci dell’Istituto Musicale?”
Quattordici milioni di euro pubblici destinati al finanziamento dell’ente di alta formazione musicale ma nel giro di pochi anni, secondo la Procura, finiti nelle tasche di funzionari e imprenditori compiacenti.
Catania Bene Comune porta l’attenzione dell’operazione “The band” sulle “somme enormi che si sarebbero dovute utilizzare per migliorare i servizi agli studenti, per attivare nuovi corsi, per pagare i lavoratori, per far crescere l’offerta formativa dell’Istituto Musicale e che invece sono state rubate, come riferiscono oggi gli organi di stampa, da chi doveva amministrarle”.
Aver sottratto tali risorse alla collettività, dicono i rappresentanti di Cbc, è un gesto odioso contro l’intera città, che ha danneggiato soprattutto le giovani e i giovani musicisti.
“Oggi non ci si può limitare al doveroso plauso a quegli amministratori che coraggiosamente hanno denunciato – scrivono in una nota-, proceduto ai licenziamenti del personale coinvolto e normalizzato la gestione contabile dell’ente. I soggetti sociali e politici della città e ancor prima le Istituzioni hanno il dovere di determinare come sia stato possibile per dei funzionari appropriarsi di svariati milioni di euro pubblici senza che per anni nessuno parlasse o si accorgesse”.
Rispondere a questi interrogativi, continua il movimento, non tocca solo all’autorità giudiziaria ma innanzi tutto alle amministrazioni comunale e provinciale che sull’Istituto Musicale Bellini avrebbero dovuto vigilare.
E infine sul coinvolgimento, ai vertici del sistema descritto dalla Procura, dei genitori (oggi in carcere) e altri parenti della consigliera comunale di maggioranza, Erika Marco, Presidente della Commissione Servizi Sociali, eletta nel 2008 in sostegno dell’ex Sindaco Raffaele Stancanelli e nel 2013 in sostegno del Sindaco Enzo Bianco, Cbc chiede immediate spiegazioni.
“La consigliera Marco, già deferita alla Commissione Nazionale Antimafia, è componente della VII commissione consiliare che si occupa proprio del Liceo Musicale.
L’Amministrazione comunale ha il dovere di avviare immediatamente un’indagine interna per determinare, prima della magistratura, se è esistita una rete di complicità che ha coinvolto uffici comunali e rappresentanti istituzionali.
La consigliera Marco ha il dovere di chiarire alla città la sua posizione ma eventuali dimissioni della Consigliera Marco, che appaiono inevitabili, non debbono in alcun modo influire sull’esigenza di chiarezza e sull’accertamento delle responsabilità – concludono -“.