Figlie di Sherazade: dalla forza delle parole ai fatti. Lo spettacolo sovvenziona i centri antiviolenza
A Catania l’incasso è stato devoluto a favore del Centro “Thamaia”. Il progetto ha toccato 5 città italiane. Ultima tappa il 4 a Genova.
Due storie vere, due storie di violenza in cui la parola, la narrazione, assumono un valore catartico e di condivisione che possa aiutare ad avere il coraggio di cambiare.
È il progetto alla base di Libere di Essere, della Compagnia romana Il NaufragarMèDolce, realizzato grazie al contributo dei fondi 8xmille della Chiesa Valdese, e che vede la rappresentazione dello spettacolo Figlie di Sherazade per sovvenzionare i centri antiviolenza di 5 città italiane.
La piece teatrale, di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca, è stata rappresentata a Catania al Centro Zō e l’incasso è stato devoluto a favore del Centro Antiviolenza “Thamaia”.
Le storie messe in scena sono quelle di Aysha, una ragazza nata in Germania da genitori turchi che vorrebbero costringerla a sposare il cugino, e Zoya una ragazza afghana rifugiata in Pakistan dopo la morte violenta dei suoi genitori. La prima sarà costretta a rivolgersi a un centro antiviolenza a Berlino dove troverà il coraggio e il sollievo di confrontarsi con altre donne, la seconda scapperà in un altro paese dove acquisirà una coscienza politica.
Lo spettacolo, che intende costruire momenti di riflessione sul tema della violenza di genere, è stato quindi punto di partenza per un breve dibattito, svoltosi al termine della rappresentazione e moderato dalla direttrice di Catania Pubblica Elisa Catanzaro, con le autrici/attrici e con la presidente del Centro antiviolenza Thamaia, Anna Agosta.
“Anche se queste sono storie che possono essere percepite come lontane – hanno detto Casarico e Scrocca – insegnano l’importanza di lottare per i diritti e di non considerarli mai acquisiti perché c’è sempre il rischio che si possa tornare indietro”.
“Ringraziamo la compagnia teatrale e le attrici per questo progetto che aiuta concretamente i centri antiviolenza – ha detto Agosta -. Le donne che si rivolgono a queste strutture riescono in un’altissima percentuale a scongiurare il rischio di episodi violenti. È dunque importante attivare un percorso che lo, ricordiamo non deve per forza portare alla denuncia e che rispetta la volontà e la riservatezza della donna ma l’aiuta a spezzare la catena di violenza”.
Lo spettacolo che è stato rappresentato anche a Roma, Palermo, e Riesi, approderà il prossimo 4 dicembre a Genova.
Musiche originali Rosie Wiederkehr (Agricantus) e Ruth Bieri
Scene: Franca D’Angelo – Nato Frascà
PREMI
Premio RadioRAI Microfono di Cristallo
Finalista al Premio Ustica per il Teatro 2007
Finalista al Festival Internazionale di Lugano
Lettera di Encomio del Presidente della Repubblica
Per contattare il Centro Thamaia telefonare al 0957223990 o al numero unico gratuito 1522.