Omicidio alla Playa: fermato pregiudicato. La donna era catanese.
L’uomo era sottoposto a intercettazione da parte della Procura di Brindisi per un altro omicidio.
Lo scorso sabato, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nei confronti di Zakaria Ismaini, nato a Casablanca (Marocco) (cl.1983), pregiudicato, in quanto gravemente indiziato dei delitti di omicidio pluriaggravato e tentato occultamento di cadavere aggravato in danno di Letizia Consoli, con l’aggravante di avere adoperato sevizie e di avere agito con crudeltà.
L’omicidio era stato scoperto la mattina del 7 febbraio e, a seguito delle prime indagini, la stessa sera la Procura della Repubblica aveva autorizzato l’intercettazione telefonica dell’utenza dell’indagato, Zakaria Ismaini.
Si è potuto apprendere così che l’indagato era sottoposto a intercettazione anche da parte della Procura di Brindisi per un altro omicidio. Dall’analisi del tabulato di Ismaini si rilevavano contatti con un’utenza intestata a Letizia Agata Giulia Consoli, catanese di 50 anni.
Gli ulteriori accertamenti ed il riconoscimento dei parenti hanno poi permesso di acquisire la certezza che la Consoli fosse la donna assassinata alla Playa.
L’esame del registro chiamate sul cellulare di Ismaini e la visione dei filmati degli impianti di video-sorveglianza del vicino villaggio “Le Capannine”, luogo ove Ismaini aveva spontaneamente dichiarato di dimorare e dove aveva trascorso la notte tra il 6 ed il 7 febbraio, hanno consentito poi di acquisire più che gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo in ordine al delitto di omicidio ai danni di Letizia Consoli.
Dai tabulati é emerso inoltre che Ismaini colloquiando con altri interlocutori in lingua araba avrebbe sottolineato il proposito di lasciare l’Italia.
Nel pomeriggio del 14 febbraio scorso, è stato rintracciato all’interno di un peschereccio ormeggiato presso il Porto di Catania e condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile dove, in tarda serata, ha fatto delle dichiarazioni nel corso di interrogatorio reso al P.M. della Procura Distrettuale della Repubblica titolare delle indagini.
Questa la cronaca dal momento della scoperta del delitto
Alle 9.00 circa del 7 febbraio, su segnalazione dei Vigili del Fuoco, personale della Squadra Mobile ed equipaggi dell’U.P.G.S.P. è intervenuto presso il Villaggio Turistico “Europeo”, sito sul lungomare Kennedy, dove era stato segnalato l’incendio di un bungalow in muratura posizionato lungo la battigia, al cui interno sono state rinvenute copiose tracce di sostanza ematica.
Alle 9.40 circa, su segnalazione di alcuni pescatori, una motovedetta della Capitaneria di Porto, nel tratto di mare antistante il Villaggio Turistico, ad una distanza di 150 metri circa dalla riva, ha rinvenuto il cadavere di una donna, subito trasferito presso il Porto di Catania.
Sulla vittima vi erano profonde ferite da taglio in varie parti del corpo, nonché altre ferite da taglio superficiali e vaste ecchimosi al viso e sul corpo.
Il sopralluogo eseguito da personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica nel bungalow ha portato al sequestro, tra altri reperti, di un pezzo di trave in legno con l’estremità acuminata, recante copiose tracce di sostanza ematica – poi risultata l’arma letale – ed un accendino di colore giallo; inoltre, sono state rilevate chiare tracce di trascinamento sull’arenile dal bungalow in direzione della battigia.
Va evidenziato che nel corso delle indagini vi è stato un serrato e proficuo coordinamento tra la Procura di Catania e la Procura di Brindisi, che ha a sua volta emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’Ismaini, in relazione all’omicidio di Cosimo Mastrogiovanni il cui cadavere quasi interamente carbonizzato era stato rinvenuto all’interno di una villetta in località Latiano (BR) il pomeriggio del 13 novembre 2014.
Il decreto di fermo è stato eseguito, contestualmente a quello emesso dalla Procura di Catania, da militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR).
La stretta collaborazione tra i due Uffici ha consentito dunque di ottenere brillanti risultati investigativi per due gravissimi ed efferati delitti di omicidio. Le informazioni circa questo secondo delitto saranno fornite dalla Procura della Repubblica di Brindisi.
Letizia Agata Giulia Consoli
(classe 1964)
Zakaria Ismaini
Marocco (classe 1983)
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