Evasione: fatture false per 800mila euro. Sequestro dei finanzieri
L’attività illecita riguarderebbe una ditta di commercio al dettaglio di apparecchiature di telecomunicazioni e telefonia.
Su disposizione della Procura di Catania i Finanzieri del Comando Provinciale hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro e disponibilità finanziarie, per oltre 800 mila euro, emesso dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti della “FUTURE TIMES MULTIMEDIA S.R.L.”, impresa esercente l’attività di commercio al dettaglio di apparecchiature di telecomunicazioni e telefonia con sede a Valverde (CT), rappresentata da Sebastiano Daniele COCI (classe 1977) che è stato indagato per il reato di utilizzo di fatture “false” (art. 2, D.Lgs. n.74 del 2000).
Secondo le Fiamme gialle COCI per evadere le imposte avrebbe artatamente creato dei documenti contabili passivi, “autoproducendosi” le fatture d’acquisto così da ridurre drasticamente e in modo illecito gli utili finali dell’impresa.
L’artifizio sarebbe stato reiterato negli anni d’imposta dal 2012 al 2014 e realizzato con l’inserimento in contabilità di fatture per operazioni inesistenti pari a oltre 1 milione e 300 mila euro a fronte delle quali il profitto criminale realizzato, pari alle imposte evase, sarebbe di 808.000 euro.
Le indagini di polizia giudiziaria hanno tratto origine dagli esiti di una verifica fiscale eseguita dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania nei confronti della FUTURE TIMES alla fine del 2016.
Le Fiamme Gialle etnee nel corso delle attività ispettive fiscali hanno infatti scoperto la falsità di diverse fatture emesse da fornitori di nazionalità cinese che oltre a presentare tutte il medesimo format erano caratterizzate dall’indicazione che il relativo pagamento era avvenuto esclusivamente per contanti.
Oltre a ciò, l’indagato per pareggiare in contabilità le giacenze finali della merce relativa ai fittizzi acquisti con quelle realmente presenti in magazzino, avrebbe perfezionato il circuito illecito alla fine dell’anno, con false vendite “a stock” caratterizzate da sconti addirittura pari al 95% del valore dei beni.
Tale complesso indiziario accertato dalle Fiamme Gialle etnee nel corso delle ispezioni di carattere fiscale, corroborato da una susseguente attività investigativa coordinata dalla Procura, ha portato l’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Catania a disporre il sequestro preventivo (anche per equivalente) di denaro disponibile su ogni rapporto bancario riconducibile alla FUTURE TIMES MULTIMEDIA S.R.L. e all’indagato nonché, per quest’ultimo, dei beni immobili e mobili registrati di proprietà o nella sua disponibilità, il tutto fino al raggiungimento delle imposte evase pari a 808.000 euro.
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