Crisi Amt: lavoratori senza quattordicesima
La Regione ha trasferito i fondi, dicono i sindacati autonomi, aspettiamo che il Comune li versi alla Partecipata per intero.
“Abbiamo contezza che al momento la Regione ha trasferito i fondi inerenti il pagamento della 3° trimestralità, pari a 4 milioni/ 150 mila Euro – scrivono i sindacati autonomi Fast Confsal e Faisa Cisal in una nota – mentre il Comune trasferirebbe una minima parte, circa 1.5 milioni di euro, rispetto ai 26 milioni di euro che ancora dovrebbe dare alla sua Partecipata”.
La preoccupazione dei sindacati dunque è che, in attesa che il trasferimento delle somme venga perfezionato dalla segreteria generale del Comune, la quattordicesima mensilità, nella migliori delle ipotesi potrà essere corrisposta ai lavoratori fra una altra settimana ancora.
“L’azienda sta morendo lentamente – sottolineano Lo Schiavo della Fast/Confsal e Moschella della Faisa/Cisal -, se non ci sarà un’azione immediata delle istituzioni, vi è il rischio concreto che il servizio del trasporto urbano della città di Catania, possa subire uno stop”.
I due sindacalisti è da tempo che denunciano le inefficienze della gestione “che si ripercuote – scrivono – nella qualità della vita dei cittadini catanesi, dei turisti che la visitano e dell’immagine che di se stessa Catania, trasmette alla collettività”. Più volte hanno anche chiesto un cambio di rotta ai vertici ma, proseguono “il Presidente Lungaro, pur avendo, dichiarato pubblicamente di aver rassegnato le proprie dimissioni, rimane ancora al suo posto, mentre il Direttore Generale Barbarino, non ha avuto la coscienza di fare altrettanto”.
La Partecipata, concludono, si trova in una situazione drammatica e paradossale, sommersa da una montagna di debiti e da una marea di contenziosi.
Ma anche nella gestione spicciola le cose non vanno. Come mai, si chiedono i due sindacati, “l’Amt non dispone che a tutte le ore del giorno vi sia in tutti i capolinea e nei vari box dislocati lungo le vie del centro una efficiente rivendita di titoli di viaggio? A nostro dire un’azione del genere contribuirebbe alle casse aziendali e limiterebbe i disagi di coloro i quali devono acquistare i biglietti e spesso non sanno dove andare”.